The installation has been created during the AMaC teaching “Lab - Boite à Miracles” by the AMaC students Alice Materassi and Matilde Pessina. It recreates the situation of a family lunch, usually a joyful time, where it may happen that sexist jokes or comments occur, which may seem innocent, but express gender discrimination and violence.
Please read here below the description of the project written by Alice Materassi and Matilde Pessina:
DIVENTARE Lə FEMMINISTA GUASTAFESTE
L’installazione ricrea la situazione del pranzo di famiglia, momento gioioso e di divertimento, dove spesso capita che battute e commenti sessisti vengano detti con leggerezza. Qui li ritroviamo scritti all’interno dei piatti.
Questi commenti fanno parte del complesso sistema della cultura dello stupro e contribuiscono alla normalizzazione e reiterazione della discriminazione di genere e della violenza
Lo spettatore è invitato a sedersi nel posto privo di frasi, interpretando la figura dellə femminista guastafeste, descritta da Sara Ahmed nell’articolo “Femminist Killjoy (and Other Willful Subject)”. Lə femminista guastafeste è la persona che riconosce la problematicità di certi commenti e decide, anche se consapevole di rompere l’equilibrio e la gioia del momento, di dire ed evidenziare tale problematicità.
Al di sotto dei piatti ci sono invece delle cartoline, sul fronte si trova la descrizione dell’immagine presente sul retro. Tutte le immagini scelte vengono dall’industria dell’intrattenimento e contribuiscono alla costruzione della cultura dello stupro. Si è scelto di inserire queste immagini per mostrare la connessione che c’è tra parole e azioni, senza però mostrare immagini di violenze reali, per rispettare le vittime e non reiterare la sofferenza.
L’installazione è stata ideata e realizzata da Alice Materassi e Matilde Pessina, all’interno del Laboratorio Boite a miracles tenuto dal prof. Lorenzo Pezzani, a.a. 2023/24.