In qualità di addetto alla produzione e alla logistica, gestisce o collabora alla direzione di strutture produttive e/o logistiche a base tecnologica, coordinandone le componenti tecniche e organizzative al fine di realizzare beni o erogare servizi nella maniera più efficiente possibile.
La figura professionale formato si occupa tra e altre cose di Gestione della produzione e di Logistica interna e distributiva,
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate correttamente dalle professioni ISTAT del gruppo 2.2.1.7.0 - Ingegneri industriali e gestionali, che definisce un'Unità Professionale comprendente profili che "conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di progettazione, sviluppo e valutazione di sistemi integrati per la gestione dei
processi di produzione industriale, ivi compresi il lavoro umano, i controlli di qualità, la logistica industriale, l'analisi dei costi e il coordinamento della produzione. Sovrintendono e dirigono tali attività".
Inoltre, relativamente alle aree di attività degli ingegneri gestionali addetti alla produzione e alla logistica, un utile riferimento si può trovare ai punti 3.1.4.1.5 - Tecnici della conduzione e del controllo di catene di montaggio automatiche, 3.1.5.3.0 - Tecnici della produzione manifatturiera e 3.1.5.5.0 - Tecnici della produzione di servizi
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito tecnico-ingegneristico, come per esempio quelle legate alla progettazione e alla gestione degli impianti industriali, alla automazione industriale, alle tecnologie di produzione di prodotti e servizi.
Può essere inoltre necessaria una specializzazione e una capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione.
Inoltre sono richieste competenze di tipo economico e gestionale, oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo.
Infine oltre alle competenze tecniche e gestionali sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti e clienti pubblici e/o privati).
I principali sbocchi occupazionali comprendono i settori manifatturieri e della trasformazione industriale, i settori dei servizi tradizionali (trasporti, distribuzione, gestione del territorio, ecc.), i settori dei servizi avanzati ad alto valore aggiunto (consulenza aziendale, informatica, telecomunicazioni, ecc.), l'intero settore della Pubblica Amministrazione.
In particolare la figura professionale in oggetto può, per esempio, trovare immediato sbocco professionale nell’ufficio di programmazione della produzione e nell’ufficio logistica e spedizioni delle imprese manifatturiere.
Gestisce o collabora alla direzione delle attività di approvvigionamento di materiali, componenti e sistemi per la produzione di beni o l’erogazione di servizi.
Si occupa delle strategie di acquisto, nella gestione delle politiche di gestione del parco fornitori e delle politiche di gestione dei trasporti dei materiali.
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate correttamente dalle professioni ISTAT del gruppo 2.2.1.7.0 - Ingegneri industriali e gestionali, che definisce un'Unità Professionale comprendente profili che "conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di progettazione, sviluppo e valutazione di sistemi integrati per la gestione dei processi di produzione industriale, ivi compresi il lavoro umano, i controlli di qualità, la logistica industriale, l'analisi dei costi e il coordinamento della produzione. Sovrintendono e dirigono tali attività". Relativamente alle aree di attività degli ingegneri gestionali addetti agli approvvigionamenti e alla gestione dei materiali un utile riferimento si può trovare ai punti: 2.5.1.2.0 - Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private e 3.3.1.5.0 - Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito tecnico-ingegneristico, come per esempio quelle legate alla progettazione e alla gestione degli impianti industriali, alla automazione industriale, alle tecnologie di produzione di prodotti e servizi.
Può essere inoltre necessaria una specializzazione e una capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione.
Inoltre sono richieste competenze di tipo economico e gestionale, oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo.
Infine oltre alle competenze tecniche e gestionali sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti e clienti pubblici e/o privati).
I principali sbocchi occupazionali comprendono i settori manifatturieri e della trasformazione industriale, i settori dei servizi tradizionali (trasporti, distribuzione, gestione del territorio, ecc.), i settori dei servizi avanzati ad alto valore aggiunto (consulenza aziendale, informatica, telecomunicazioni, ecc.), l'intero settore della Pubblica Amministrazione.
In particolare la figura professionale in oggetto può, per esempio, trovare immediato sbocco professionale nell’ufficio approvvigionamenti, nell’ufficio acquisti materiali diretti e indiretti, nell’ufficio della programmazione della produzione e nell’ufficio logistica e spedizioni delle imprese manifatturiere.
Nell'ambito del controllo direzionale, gestisce o collabora alla direzione delle attività di analisi dei costi, pianificazione e controllo economico e analisi degli investimenti.
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate in modo seppur parziale, dalle professioni ISTAT al punto 2.2.1.7.0 - Ingegneri industriali e gestionali, che definisce un'Unità Professionale comprendente profili che "conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di progettazione, sviluppo e valutazione di sistemi integrati per la gestione dei processi di produzione industriale, ivi compresi il lavoro umano, i controlli di qualità, la logistica industriale, l'analisi dei costi e il coordinamento della produzione. Sovrintendono e dirigono tali attività". Relativamente alle aree di attività degli ingegneri gestionali addetti al controllo direzionale un utile riferimento si può trovare ai punti: 2.5.1.1.1 - Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione, 2.5.1.2.0 - Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private e 3.3.1.5.0 - Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito tecnico-ingegneristico, come per esempio quelle legate alla progettazione e alla gestione degli impianti industriali, alla automazione industriale, alle tecnologie di produzione di prodotti e servizi.
Può essere inoltre necessaria una specializzazione e una capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione.
Inoltre sono richieste competenze di tipo economico e gestionale, oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo.
Infine oltre alle competenze tecniche e gestionali sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti e clienti pubblici e/o privati).
I principali sbocchi occupazionali comprendono i settori manifatturieri e della trasformazione industriale, i settori dei servizi tradizionali (trasporti, distribuzione, gestione del territorio, ecc.), i settori dei servizi avanzati ad alto valore aggiunto (consulenza aziendale, informatica, telecomunicazioni, ecc.), l'intero settore della Pubblica Amministrazione.
In particolare la figura professionale in oggetto può, per esempio, trovare immediato sbocco professionale nell’ufficio del controllo di gestione delle aziende manifatturiere e/o di servizio.
Gestisce o collabora alla direzione delle attività di assicurazione qualità a livello aziendale e dei correlati processi di certificazione.
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate, seppur in modo parziale, dalle professioni ISTAT al punto 2.2.1.7.0 - Ingegneri industriali e gestionali, che definisce un'Unità Professionale comprendente profili che "conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di progettazione, sviluppo e valutazione di sistemi integrati per la gestione dei processi di produzione industriale, ivi compresi il lavoro umano, i controlli di qualità, la logistica industriale, l'analisi dei costi e il coordinamento della produzione. Sovrintendono e dirigono tali attività". Relativamente alle aree di attività degli ingegneri gestionali addetti al controllo qualità un utile riferimento si può trovare ai punti: 3.1.5.3.0 - Tecnici della produzione manifatturiera , 3.1.5.5.0 - Tecnici della produzione di servizi e 3.3.1.5.0 - Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito tecnico-ingegneristico, come per esempio quelle legate alla progettazione e alla gestione degli impianti industriali, alla automazione industriale, alle tecnologie di produzione di prodotti e servizi.
Può essere inoltre necessaria una specializzazione e una capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione.
Inoltre sono richieste competenze di tipo economico e gestionale, oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo.
Infine oltre alle competenze tecniche e gestionali sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti e clienti pubblici e/o privati).
I principali sbocchi occupazionali comprendono i settori manifatturieri e della trasformazione industriale, i settori dei servizi tradizionali (trasporti, distribuzione, gestione del territorio, ecc.), i settori dei servizi avanzati ad alto valore aggiunto (consulenza aziendale, informatica, telecomunicazioni, ecc.), l'intero settore della Pubblica Amministrazione.
In particolare la figura professionale in oggetto può, per esempio, trovare immediato sbocco professionale nell’ufficio controllo qualità e/o nell’ente che si occupa della progettazione dei prodotti nelle imprese manifatturiere.
Gestisce o collabora alla direzione di progetti a base tecnologica nell'area industriale e dei servizi.
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate , seppur in modo parziale, dalle professioni ISTAT al punto 2.2.1.7.0 - Ingegneri industriali e gestionali, che definisce un'Unità Professionale comprendente profili che "conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di progettazione, sviluppo e valutazione di sistemi integrati per la gestione dei processi di produzione industriale, ivi compresi il lavoro umano, i controlli di qualità, la logistica industriale, l'analisi dei costi e il coordinamento della produzione. Sovrintendono e dirigono tali attività". Relativamente alle aree di attività degli ingegneri gestionali addetti al project management un utile riferimento si può trovare ai punti: 2.5.1.1.1 - Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione, 2.5.1.2.0 - Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private e 3.3.1.5.0 - Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito tecnico-ingegneristico, come per esempio quelle legate alla progettazione e alla gestione degli impianti industriali, alla automazione industriale, alle tecnologie di produzione di prodotti e servizi.
Può essere inoltre necessaria una specializzazione e una capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione.
Inoltre sono richieste competenze di tipo economico e gestionale, oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo.
Infine oltre alle competenze tecniche e gestionali sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti e clienti pubblici e/o privati).
I principali sbocchi occupazionali comprendono i settori manifatturieri e della trasformazione industriale, i settori dei servizi tradizionali (trasporti, distribuzione, gestione del territorio, ecc.), i settori dei servizi avanzati ad alto valore aggiunto (consulenza aziendale, informatica, telecomunicazioni, ecc.), l'intero settore della Pubblica Amministrazione.
In particolare la figura professionale in oggetto può, per esempio, trovare immediato sbocco professionale in società di ingegneria e/o di consulenza votate alla gestione dei progetti industriali. Altro sbocco professionale risiede negli enti di ricerca e sviluppo (R&D) delle imprese manifatturiere.
Gestisce o collabora alla direzione delle attività di analisi, progettazione e manutenzione dei sistemi organizzativi e informativi a supporto dei processi gestionali aziendali.
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate correttamente dalle professioni ISTAT, in modo seppur parziale al punto 2.2.1.7.0 - Ingegneri industriali e gestionali, che definisce un'Unità Professionale comprendente profili che "conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di progettazione, sviluppo e valutazione di sistemi integrati per la gestione dei processi di produzione industriale, ivi compresi il lavoro umano, i controlli di qualità, la logistica industriale, l'analisi dei costi e il coordinamento della produzione. Sovrintendono e dirigono tali attività". Relativamente alle aree di attività degli ingegneri gestionali addetti ai processi gestionali un utile riferimento si può trovare ai punti: 2.5.1.1.1 - Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione, 2.5.1.2.0 - Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private e 3.3.1.5.0 - Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito tecnico-ingegneristico, come per esempio quelle legate alla progettazione e alla gestione degli impianti industriali, alla automazione industriale, alle tecnologie di produzione di prodotti e servizi.
Può essere inoltre necessaria una specializzazione e una capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione.
Inoltre sono richieste competenze di tipo economico e gestionale, oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo.
Infine oltre alle competenze tecniche e gestionali sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti e clienti pubblici e/o privati).
I principali sbocchi occupazionali comprendono i settori manifatturieri e della trasformazione industriale, i settori dei servizi tradizionali (trasporti, distribuzione, gestione del territorio, ecc.), i settori dei servizi avanzati ad alto valore aggiunto (consulenza aziendale, informatica, telecomunicazioni, ecc.), l'intero settore della Pubblica Amministrazione.
In particolare la figura professionale in oggetto può, per esempio, trovare immediato sbocco professionale in società di ingegneria e/o di consulenza votate alla gestione dei processi gestionali.
Gestisce o collabora alla direzione delle attività di marketing e di vendita di prodotti industriali o con elevati contenuti tecnici.
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate, in modo seppur parziale dalle professioni ISTAT al punto 2.2.1.7.0 - Ingegneri industriali e gestionali, che definisce un'Unità Professionale comprendente profili che "conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di progettazione, sviluppo e valutazione di sistemi integrati per la gestione dei processi di produzione industriale, ivi compresi il lavoro umano, i controlli di qualità, la logistica industriale, l'analisi dei costi e il coordinamento della produzione. Sovrintendono e dirigono tali attività". Relativamente alle aree di attività degli ingegneri gestionali addetti alle attività tecnico-commerciali un utile riferimento si può trovare ai punti: 3.1.5.3.0 - Tecnici della produzione manifatturiera, 3.1.5.5.0 - Tecnici della produzione di servizi e 3.3.1.5.0 - Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito tecnico-ingegneristico, come per esempio quelle legate alla progettazione e alla gestione degli impianti industriali, alla automazione industriale, alle tecnologie di produzione di prodotti e servizi.
Può essere inoltre necessaria una specializzazione e una capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione.
Inoltre sono richieste competenze di tipo economico e gestionale, oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo.
Infine oltre alle competenze tecniche e gestionali sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti e clienti pubblici e/o privati).
I principali sbocchi occupazionali comprendono i settori manifatturieri e della trasformazione industriale, i settori dei servizi tradizionali (trasporti, distribuzione, gestione del territorio, ecc.), i settori dei servizi avanzati ad alto valore aggiunto (consulenza aziendale, informatica, telecomunicazioni, ecc.), l'intero settore della Pubblica Amministrazione.
In particolare la figura professionale in oggetto può, per esempio, trovare immediato sbocco professionale negli uffici commerciali e marketing delle aziende manifatturiere.