Il corso di laurea magistrale ha l'obiettivo di formare designer esperti nell'innovazione progettuale per la realizzazione di nuovi prodotti e servizi (sistemi prodotto-servizio).
Coerentemente con tale obiettivo generale, la caratteristica principale del Corso di Studio è la multidisciplinarietà che consente ai laureati magistrali di acquisire competenze e conoscenze relative:
- ai processi di innovazione dei prodotti e dei servizi;
- alla pianificazione e gestione del progetto in chiave strategica rispetto ai contesti produttivi;
- ai processi produttivi e alle tecnologie industriali principali (dai materiali ai processi interattivi, dalle esigenze di distribuzione a quelle della fruizione e dismissione);
- alle tecnologie ICT (dalla progettazione di interfacce usabili alla progettazione di servizi digitali interattivi);
- alle tecnologie e ai processi di fabbricazione digitale;
- ai fenomeni culturali in corso e i cambiamenti sociali connessi.
Dato l'ampio spettro degli obiettivi, il progetto didattico è organizzato in curricula, declinati verso l'innovazione dei prodotti, con particolare riferimento ai contesti industriali contemporanei, e verso il design dei servizi e dei prodotti immateriali negli enti e nelle organizzazioni del terziario e dei servizi pubblici urbani.
Per l'ampiezza delle tematiche e la multidisciplinarietà delle conoscenze e competenze il Corso di Studio si sviluppa intorno a una consistente attività laboratoriale. Ogni laboratorio pone l'accento su una dimensione qualificante del progetto: il processo, le tecnologie, le strutture, i sistemi, la percezione e la rappresentazione. I laboratori, attraverso la scelta di tematiche di progetto-ricerca, diventano il luogo per formare il carattere esplorativo e sperimentale del laureato magistrale, per migliorare il metodo e gli strumenti per affrontare il progetto di fronte a una elevata complessità o per la progettazione di soluzioni fortemente innovative.
Questo nucleo centrale del percorso didattico, caratterizzato dall'ambito del Design e comunicazioni multimediali, è integrato, già a partire dal primo anno e con un diverso peso a seconda del curriculum, da attività formative nell'ambito delle discipline tecnologiche e ingegneristiche e delle scienze umane e sociali, che concorrono ad acquisire le conoscenze utili alla verifica dei principali vincoli di progettazione. In tal senso, il Corso di Studio prevede la possibilità di approfondire le competenze richieste per operare come progettista di prodotti e di processi o come designer di servizi.
Nel caso del progetto di prodotto, all'ossatura del Corso di Studio, si innestano insegnamenti monografici prevalentemente nelle discipline tecnologiche e ingegneristiche; mentre per il progetto di servizi, il percorso formativo prevede corsi monografici prevalentemente nelle discipline umane e sociali, psicologiche ed economiche. I corsi teorici monografici hanno il compito di arricchire le conoscenze degli studenti sia per quanto concerne gli specialismi ingegneristico-produttivi, che per quanto riguarda le capacità di orientamento culturale.
Nel secondo anno, il percorso formativo è orientato al consolidamento delle pratiche progettuali sempre con specifica applicazione al contesto dei sistemi-prodotto innovativi e sostenibili o dei servizi innovativi e partecipati.
Il Corso di Studio assegna un ruolo importante alla ricerca progettuale, competenza che gli studenti sviluppano in particolare nell'ultimo laboratorio del secondo anno che è orientato all'approfondimento di un tema di progetto destinato a diventare la base per realizzare un elaborato conclusivo di ricerca, valutato in sede di commissione di laurea.
Le aree di apprendimento che caratterizzano il Corso di Studi sono:
1. La progettazione avanzata intesa come integrazione tra le qualità culturali tipologico-formali degli artefatti, le qualità espressive, simboliche e di senso dei beni o dei servizi prodotti.
2. La relazione tra ideazione e fattibilità, ovvero la dimensione legata ai processi produttivi avanzati, alle tecnologie digitali di produzione, ai nuovi materiali, all'evoluzione cosiddetta "4.0" della filiera produttiva.
3. La centralità del "sistema-prodotto" inteso come progetto che cerca di connettere la dimensione materiale fisica con quella immateriale di servizio e comunicativa di ogni bene, il coinvolgimento dell'utente e la collaborazione tra vari saperi che concorrono a produrla.
4. L'integrazione continua tra prodotto e comportamento dell'utente: l'uomo al centro del progetto non solo nella dimensione ergonomica, ma anche mentale e di relazione interpersonale.
5. L'impiego consapevole delle tecnologie del progetto, della rappresentazione e della produzione.