Lo specialista di gestione e conservazione degli ambienti naturali è una figura professionale che si occupa di censire, analizzare ed elaborare piani di conservazione e tutela del patrimonio naturale agendo in un contesto caratterizzato dall'impatto antropico sui sistemi naturali e da fattori ecologici e sociali largamente influenzati dai cambiamenti globali in corso. Le principali funzioni in un contesto di lavoro sono correlate alle attività: - di ricerca naturalistica sia di base che applicata; - di ricerca ambientale, sociale, tecnica e tecnologica; - di analisi degli effetti dei cambiamenti globali e di sviluppo di percorsi di sostenibilità ambientale; - di mitigazione degli effetti dei cambiamenti globali. Queste attività potrebbero essere condotte attraverso: - il censimento del patrimonio naturalistico; - la progettazione di piani di monitoraggio; - la valutazione d'impatto, recupero e di gestione dell'ambiente naturale; - la progettazione ambientale in ambito naturale; - la gestione faunistica e di conservazione della biodiversità; - l'applicazione di quegli aspetti della legislazione ambientale che richiedono competenze naturalistiche, con particolare riferimento agli studi di impatto (comparto flora-fauna) e alla valutazione di incidenza; - la redazione di carte tematiche (biologiche ed abiologiche) anche attraverso l'uso di GIS e database collegati; - l'organizzazione e direzione di musei scientifici, acquari, giardini botanici e parchi naturalistici; - l'educazione naturalistica e ambientale, come la realizzazione di materiali didattici anche a supporto multimediale per scuole, università, musei naturalistici, parchi, acquari e giardini botanici; - la progettazione e gestione di itinerari naturalistici; - la divulgazione dei temi ambientali e delle conoscenze naturalistiche.
Lo specialista di gestione e conservazione degli ambienti naturali possiede competenze correlate: - all'analisi sistemica dell'ambiente naturale e delle loro interazioni, considerate anche in una visione storico-evolutiva; - all'uso del metodo scientifico d'indagine e delle conoscenze necessarie alla sua applicazione; - alla conoscenza dei moderni sistemi di rilevamento del territorio, delle tecniche statistiche ed informatiche di analisi e di archiviazione dei dati; - alla capacità di affrontare problemi derivati dalla gestione e conservazione della qualità nell'ambiente naturale; - alla capacità di comunicazione e gestione dell'informazione naturalistica e ambientale; - alla gestione flori-faunistica e conservazione della biodiversità; - alla capacità di operare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di progetti e strutture. Per le funzioni e competenze sopracitate lo specialista di conservazione degli ambienti naturali collabora con diverse altre figure professionali che operano nel campo delle libere professioni e della pubblica amministrazione.
Principali sbocchi occupazionali previsti in: - enti, cooperative e altre organizzazioni operanti nell'educazione naturalistica-ambientale; - agenzie per la protezione dell'ambiente; - aziende operanti nei settori della protezione e riqualificazione ambientale; - enti pubblici; - agenzie di consulenza politica ed economica; - enti locali e consorzi per la gestione di parchi e aree protette; - musei scientifici e orti botanici; - istituti di istruzione; - enti e centri di ricerca focalizzati su diversi aspetti del Global Change; - agenzie di valutazione e gestione di progetti europei; - organizzazioni internazionali (es. ONU, EU, Banca Mondiale, FAO, associazioni non governative).