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Al duo artistico TO/LET il premio "Alinovi-Daolio" 2018

Articolo redatto da Sara Borghero per la rubrica CollegARTI in occasione della sesta edizione del premio "Alinovi-Daolio"

23 novembre 2018


Al duo artistico TO/LET il premio “Alinovi-Daolio” 2018

Sesta edizione del premio "Alinovi-Daolio" 2010

Sara Borghero



In occasione della sesta edizione del premio “Alinovi-Daolio”, tenutasi lo scorso 20 novembre, il duo artistico TO/LET, vincitore di quest’anno, è stato intervistato e premiato da Renato Barilli e Claudio Marra presso il Dipartimento delle Arti di Bologna.

Il premio “Alinovi” nacque nel 1983 in memoria della critica d’arte Francesca Alinovi e successivamente, dal 2013, si è deciso di trasformarlo in “Alinovi-Daolio” per onorare anche la memoria del critico Roberto Daolio, mantenendo le stesse modalità di svolgimento. In particolare, si vuole ricordare annualmente il percorso di formazione e il lavoro che i due critici hanno svolto insieme proprio presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna - ai tempi Istituto di Storia dell’Arte - e attualmente unificato con il Dipartimento di Musica e Spettacolo sotto la sigla DAR.

Francesca Alinovi (1948-1983) era ricercatrice del DAMS a Bologna e una brillante critica d’arte che morì prematuramente, vittima di un omicidio, nel suo appartamento in città. Nonostante la giovane età si era distinta per l’interesse per l’avanguardismo e per il suo talento nell’individuare giovani artisti. In particolare, venne a contatto con le maggiori esperienze artistiche degli anni ’80 come ad esempio la New Wave americana e gli artisti del Lower East Side, tra i quali Keith Haring.

Roberto Daolio (1948-2013) insegnava all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, affiancando al suo lavoro l’attività di critico e curatore. Da brillante talent-scout, aveva scoperto e sostenuto numerosi promettenti giovani artisti prima ancora che essi entrassero nel mercato dell’arte. Nel corso della sua vita aveva instaurato uno stretto rapporto amicale e professionale con Francesca Alinovi e fu per questo fin da subito tra i principali promotori del premio a lei dedicato, nonché uno dei membri della commissione aggiudicatrice.

All’inizio del loro percorso professionale avevano entrambe legato il loro nome con quello di Renato Barilli, in particolare nell’organizzazione delle Settimane Internazionali della Performance, presso la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, nella seconda metà degli anni Settanta.

Per conoscere meglio Francesca Alinovi si consiglia la lettura del libro L’Arte Mia del 1984 e per Roberto Daolio di Aggregati per differenze del 2017.

Ogni anno la commissione sceglie un artista di particolare interesse che riceverà come premio un’opera offerta in dono dal vincitore della precedente edizione, in questo caso Nino Migliori. Tra gli artisti premiati nelle passate manifestazioni spiccano figure di fama mondiale come ad esempio Maurizio Cattelan, vincitore dell’edizione del 2013.

La scelta della giuria - formata da Renato Barilli, Claudio Marra, Loredana Parmesani, Jacopo Quadri e Alessandro Mendini - quest’anno è ricaduta su un giovane duo artistico tutto al femminile: TO/LET.

Formatosi nel 2005 su iniziativa di Sonia Piedad Marinangeli ed Elisa Placucci, il duo è attivo nel campo delle installazioni, dei progetti di public art, delle illustrazioni, e della fotografia e video. Le artiste hanno presentato al pubblico i loro lavori, contraddistinti particolarmente per la volontà di relazionarsi con ambienti urbani e spazi architettonici attraverso opere che fanno riferimento alla sfera del quotidiano o del privato, temi su cui hanno operato fin da quando erano allieve al DAMS. Da anni portano avanti progetti artistici sul tessuto urbano di Bologna e non solo; hanno partecipato a numerosi festival italiani ed europei, riscuotendo un discreto successo al di fuori del “convenzionale” sistema dell’arte.
È possibile seguire parte dei loro lavori nel loro sito web: http://www.to-let.it/walls.php

Nel 2008, proprio a Bologna, le due artiste formarono "eLaSTiCo", un'associazione culturale indipendente che offriva uno spazio per la promozione dell'arte contemporanea in tutte le sue forme, dava voce alle autoproduzioni di giovani artisti e incoraggiava la contaminazione tra i vari linguaggi. Dal 2013 hanno preso inoltre parte al progetto indipendente "CHEAP" che organizza annualmente un omonimo festival di street art con l’obiettivo di favorire la rigenerazione urbana e l'indagine sul territorio attraverso l'arte e la realizzazione di progetti site specific. Tra le ultime opere prodotte dal Cheap festival lo street poster art dal titolo “Portrait of a Vandal”, in viale Angelo Masini, realizzato dalle artiste Miss Me. Le tematiche, a sfondo sociale e politico, sono spesso trattate in modo non usuale, come nell’opera appena citata in cui è stata messa in scena un’audace provocazione di carattere femminista.

L’intervista ha offerto al duo TO / LET l’occasione di ripercorrere il proprio cammino artistico, dalle prime esperienze fino ad oggi, riconfermando il duplice obiettivo del premio: da un lato mantenere viva la memoria di due grandi critici d'arte, dall’altro promuovere artisti contemporanei sollecitando un dialogo tra loro attraverso il particolare metodo della donazione reciproca di opere.

La particolarità dell’edizione 2018 - dovuta all’iniziativa di Silvia Evangelisti – è stata quella di organizzare la presentazione davanti agli studenti del Dipartimento delle Arti che, insieme ad alcuni dei protagonisti dell’ambiente artistico bolognese intervenuti, hanno avuto modo di apprezzare l’importanza di questo premio, significativa occasione di confronto con alcune delle più vive realtà artistiche contemporanee a livello nazionale.

Per concludere vengono proposti alcuni link di riferimento al lavoro del duo TO/LET:

- http://www.to-let.it/about.php

- http://www.cheapfestival.it/about-us/

- http://www.elastico.org/