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Quest'anno i nostri studenti sono stati in... Croazia

Pubblicato il 18 marzo 2014

Il Corso di Laurea in Geografia e Processi territoriali propone ogni anno almeno un viaggio di istruzione per gli studenti. 

La meta di quest'anno è stata la Croazia.



Itinerario: Burnum, Parco della Krka, Spalato, Zara

Il sito dell'antica città di Burnum, oggi chiamato Suplja crkva (chiesa in rovina) o Supljaja (rovine) dagli archi di età romana ancora presenti in situ, sorge sulla sponda destra del fiume Krka (chiamato Titius in epoca romana), all'interno del Parco Nazionale della valle della Krka. L' area in cui sorse l'insediamento rappresenta uno dei pochi punti di agevole guado del fiume, di estrema importanza strategica sia perché il fiume scorre all'interno di un profondo canyon, che crea una possente barriera naturale, sia perché esso segnava il confine tra territorio occupato dai Liburni, alleati dei romani, e dai Dalmati, ostili a Roma. L'occupazione romana di Burnum, a fini militari, iniziò dalla fine del I sec. a.C., e si concretizzò sul sito con la costruzione di un castrum atto a ospitare le legioni; secondo la testimonianza di Plinio, Burnum era annoverata tra i centri militari più importanti della provincia romana della Dalmazia. Il sito di Burnum è oggetto dal 2005 di due campagne del Laboratorio di Rilievo delle Strutture Archeologiche del Dipartimento di Archeologia di Bologna, volte alla sperimentazione di metodologie di indagine non invasiva.

Il Parco Nazionale di Krka si estende lungo il corso superiore e centrale del fiume Krka e lungo il corso inferiore del fiume Čikola. All’interno di questo parco vi sono numerose e impressionanti cascate dello Skradinski buk e il Roški slap, antichi mulini ad acqua, e l’isolotto francescano di Visovac, con tanto di santuario votivo, una ricca biblioteca ed un tesoro artistico-culturale d’inestimabile valore.

La città dalmata di Spalato che sembra quasi un museo vivente: una complessa miscela di stili, tra rovine romane, il palazzo imperiale di Diocleziano, archi bizantini, passerelle veneziane e influenze africane. Vi è un tale concentrato di attrazioni turistico culturali che il suo centro storico dal 1979 è stato incluso nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Situata nel mezzo della costa Adriatica, Zara è una delle più antiche città croate.
Le prime testimonianze storiche su Zara risalgono al IV secolo a.C. quando la città era una colonia dell’antica tribù illirica dei Liburni. Dal 59 a.C. Zara diventa un municipio romano.. È durante il periodo romano che Zara acquisisce la tipica conformazione urbana: viene infatti dotata di una rete stradale, una piazza centrale – il foro, accanto al quale si trovava il campidoglio elevato con un tempio.
Nel VII secolo Zara diventa la capitale della provincia bizantina della Dalmazia e all’inizio del IX secolo la città divenne la sede del vescovo Donato e del capo bizantino Paulus. A quell’epoca fu eretta sul foro romano la chiesa della Santa Trinità, conosciuta oggi con il nome di San Donato e odierno simbolo della città.
Nel X secolo ebbe luogo una grande colonizzazione della città da parte dei croati. Risalgono a quel periodo la chiesa romanica di Santa Maria nonché la chiesa di San Grisogono e la cattedrale di Santa Anastasia. Nel 1202 la città venne dapprima bruciata e poi conquistata sia dai crociati e che dai veneziani. Dopo il periodo veneziano la città viene governata dagli Austriaci dal 1797 al 1918, esclusa una parentesi francese dal 1806 al 1813. Con il Trattato di Rapallo Zara passò sotto il governo italiano mentre solo dopo la Seconda Guerra Mondiale fu annessa alla Croazia (come repubblica socialista federativa di Jugoslavia). Nel 1991 la Croazia dichiara la sua indipendenza dalla Jugoslavia e Zara diventa una città della nuova Repubblica di Croazia.