Il laureato
- conosce le tappe e i momenti rilevanti e significativi dello sviluppo storico della civiltà umana, gli elementi di base della storia dell’arte dall’antichità ai giorni nostri, nonché le fonti, la documentazione e le metodologie appropriate;
- conosce adeguatamente la letteratura italiana e una o più lingue e letterature antiche;
- conosce i principi delle discipline archivistico bibliotecarie, i principi fondamentali di chimica e fisica applicata ai beni culturali per valutare gli interventi di conservazione e trattamento dei materiali;
- possiede i parametri di riferimento essenziali a livello giuridico economico per intervenire sul terreno della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni culturali specie nel settore archivistico librario e museale;
- possiede le conoscenze di base per elaborare progetti e condurre ricerche nelle attività archeologiche sul campo;
Le conoscenze e capacità di comprensione sopraelencate sono conseguite tramite la partecipazione alle lezioni frontali, affiancate ove opportuno da seminari e/o laboratori e tramite una mirata attività di tutorato nonché attraverso lo studio personale guidato e l'approfondimento individuale dello studente.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento descritti avviene principalmente attraverso esami e esposizioni orali o eventualmente scritte.
Il laureato:
- è in grado di comprendere e inquadrare correttamente la rilevanza di un bene culturale in relazione al contesto storico di appartenenza e sa applicare corrette procedure di catalogazione e archiviazione della documentazione relativa ai beni culturali;
- è in grado di leggere e comprendere testi e documenti in alcune delle lingue antiche in cui si è indirizzato il suo curriculum di studi;
- è in grado di compiere operazioni di catalogazione e archiviazione di materiali archivistico librari; di ideare e progettare percorsi espositivi e museali;
- sa intervenire sul terreno della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni culturali, specie nel settore archivistico librario e museale, anche in relazione agli aspetti economici e giuridici di tali interventi e sa programmare e mettere in atto interventi di conservazione e trattamento dei materiali conoscendo e applicando i parametri chimico fisici adeguati;
- è in grado di organizzare le fonti per una ricerca archeologica;di collaborare a campagne di scavo con ricognizione topografiche, schedature di reperti, preparazione di reperti per la musealizzazione; e sa elaborare progetti per svolgere attività archeologiche sul campo.
Il raggiungimento delle capacità di applicare le conoscenze e le capacità di comprensione sopraelencate avviene tramite l'approfondimento critico sollecitato dalle attività in aula e dalla bibliografia indicata per lo studio individuale.
Gli strumenti didattici previsti per il raggiungimento di tali capacità includono, l'analisi e la dimostrazione degli aspetti più tecnici legati alle discipline storico-archeologiche, artistiche, l'approfondimento individuale di casi di ricerca e di applicazione mostrati anche in aula.
Le verifiche, esami orali, esercitazioni di laboratorio, prevedono lo svolgimento di specifici compiti in cui lo studente dimostra la padronanza di strumenti e metodologie e autonomia critica.
Il laureato al termine del corso ha acquisito una propria autonomia di giudizio sui seguenti punti:
a. Formulazione autonoma di progetti inerenti alla conservazione, tutela e valorizzazione di beni culturali.
b. Compiere indagini e ricerche raccogliendo dati e organizzandoli autonomamente al fine di produrre analisi relative alla consistenza e caratteristiche di beni culturali in determinati contesti o territori.
c. Compiere operazioni diagnostiche circa lo stato e le condizioni dei supporti e dei materiali prima durante e dopo gli interventi di conservazione e restauro.
L'autonomia di giudizio del laureando sarà conseguita e verificata attraverso:
a. esercitazioni (scritte e/o orali) organicamente inserite nell'ambito dei corsi ed attività seminariali e di laboratorio; partecipazione a campagne di scavo.
b. attività di stage, di tirocinio, compiute durante il corso di studi ed anche durante l'attività di preparazione della tesi di laurea.
c. Attività di project-work svolte durante il corso di studi.
Il laureato in Beni Culturali alla fine del corso:
- sa comunicare le proprie idee e manifesta in forma appropriata le proprie competenze nel rapporto con enti istituzioni, committenti e in genere con gli altri operatori del campo dei beni culturali;
- sa collaborare ad attività di gruppo comunicando in maniera efficace e collaborativa con gli altri membri del gruppo in occasioni come campagne di scavo, attività di laboratorio, esecuzione di progetti complessi, ecc.;
- sa esprimere in maniera corretta e in forma scritta e orale le proprie competenze se richiesto di pareri, consulenze, ecc.;
- sa redigere progetti e piani articolati di intervento nel suo settore di competenza e sa presentare in pubblico progetti e risultati delle attività da lui progettate o svolte nei suoi ambiti di competenza;
- sa relazionarsi ed interagire con interlocutori eterogenei, in differenti linguaggi e differenti contesti, utilizzando secondo i casi la parola, la scrittura e le immagini.
I risultati sopra esposti vengono raggiunti dal laureato durante il suo percorso formativo principalmente attraverso:
- partecipazione a lavori di gruppo, attività di laboratorio, campagne di scavo, che aiutino a perfezionare e sviluppare capacità comunicative;
- esercitazioni in occasione di preparazione di esami o frequenza di corsi che prevedano la redazione di relazioni o tesine scritte o la esposizione orale in pubblico di propri lavori e risultati di studio e ricerca;
- attività di tirocinio o di stage, durante le quali il tutor universitario e quello aziendale si preoccupano di inserire in un contesto comunicativo adeguato il tirocinante;
- la preparazione della prova finale, che spesso comporta attività guidate di contatto e comunicazione con enti e persone che operano nel settore di competenza.
Il laureato in Beni Culturali conosce almeno una lingua straniera dell'Unione Europea (livello B1) è in grado di orientarsi nella struttura di tale lingua e nella conseguente traduzione nella lingua italiana, nonché di dimostrare conoscenza, comprensione e capacità di applicare tali conoscenze.
Potranno essere previste sia l'acquisizione delle quattro abilità linguistiche (lettura, scrittura, ascolto, e dialogo) sia la frequenza vincolata delle lezioni, secondo criteri che verranno specificati in itinere dal corso di studi, in coerenza alle prescrizioni degli Organi accademici.
Al termine del Corso il laureato ha acquisito capacità di apprendimento superiori a quelle che aveva in ingresso, e in particolare:
- sa auto-formarsi, nel senso che conosce le procedure e le metodologie per acquisire conoscenze anche in eventuali sottosettori del suo campo di competenze dove si richieda, per particolari circostanze, un approfondimento e in livello più specializzato di conoscenze;
- sa apprendere e integrare nel suo ambito di competenze elementi di conoscenza che derivino dalla interazione e dal dialogo con altri operatori di settori affini o con specialisti di altri settori.
Le capacità di apprendimento vengono conseguite e verificate nel corso di studi:
- in primo luogo attraverso la stessa organizzazione del corso che, con la sua struttura pluridisciplinare e con la compresenza di vari e diversi approcci metodologici, abitua il laureato ad un processo di continuo auto-aggiornamento dei propri processi di apprendimento;
- inoltre in virtù di specifiche attività formative, che si aggiungono a quella che è naturalmente l'attività fondamentale di apprendimento attraverso la frequenza ai corsi e gli esami: fra queste in particolare le attività di laboratorio, particolarmente frequenti nel corso di laurea, che consentono di sviluppare specifiche capacità di apprendimento.