Il corso di studio in International Studies (BIS), che sarà interamente erogato in lingua inglese, risponde all'esigenza di un progetto formativo di natura interdisciplinare e volto a promuovere una comprensione e approfondimento critico di significativi aspetti della realtà contemporanea internazionale. Il progetto in questione nasce non solo per fornire agli studenti una preparazione culturalmente ampia e accademicamente rigorosa negli studi politologico-internazionalistici, ma anche per dotarli di strumenti linguistici, culturali e concettuali atti a sviluppare competenze professionali…
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Il corso di studio in International Studies (BIS), che sarà interamente erogato in lingua inglese, risponde all'esigenza di un progetto formativo di natura interdisciplinare e volto a promuovere una comprensione e approfondimento critico di significativi aspetti della realtà contemporanea internazionale. Il progetto in questione nasce non solo per fornire agli studenti una preparazione culturalmente ampia e accademicamente rigorosa negli studi politologico-internazionalistici, ma anche per dotarli di strumenti linguistici, culturali e concettuali atti a sviluppare competenze professionali nell'analisi delle istituzioni, dei sistemi sociopolitici ed economici e delle loro evoluzioni. Complessi fenomeni internazionalistici verranno esplorati da prospettive metodologicamente differenti, ancorché complementari e capaci di reciproche integrazioni, nell'ottica di un approccio di studio capace di privilegiare la dimensione internazionale dei fenomeni in aree come quelle diplomatica, sociologica, economica, storica, politologica, linguistica e teorico-politica. Le conoscenze di base di ciascuno dei settori sopra richiamati, seppur approfondite in base alle proprie finalità e quadri operativi di riferimento prioritario, rispondono a una precisa vocazione internazionalistica del Corso di Studio. Quest'ultima, che risulta prevalentemente declinata in senso transnazionale e globale, anziché in senso puramente "europeo" e "occidentale", mira a utilizzare e a sviluppare categorie innovative di interpretazione di una realtà in costante evoluzione, e più appropriate di quelle tradizionali a favorire un inquadramento teorico dei problemi.
Il Corso di Studi, che adotta un numero programmato in relazione alle risorse disponibili, non prevede una diversificazione di curricula, ma prevede 6 semestri comuni a tutti gli studenti e le studentesse. Il primo anno verranno affrontati insegnamenti obbligatori nei seguenti macro-ambiti disciplinari: economico, giuridico, teorico-politico, linguistico, socio-culturale e storico. Gli insegnamenti appena richiamati consentono la costruzione di conoscenze di base nei diversi campi, e preparano gli studenti agli insegnamenti specialistici impartiti nei due anni successivi. È inoltre previsto un insegnamento linguistico obbligatorio di inglese, volto a migliorare la scrittura accademica e la presentazione in pubblico, e due annualità di una seconda lingua a scelta tra il francese, il tedesco, lo spagnolo e il russo. Nel secondo anno tali conoscenze vengono estese sia ad altri settori disciplinari (come quello statistico e quello relativo ai fondamenti della politica) sia attraverso approfondimenti di quelli affrontati nell'anno precedente (ad esempio in ambito storico, giuridico, economico e linguistico). Il terzo anno verrà approfondito l'aspetto delle relazioni internazionali (sia a livello teorico che storico) e dell'economia internazionale. Gli studenti avranno inoltre modo di scegliere liberamente tre percorsi di approfondimento a libera scelta, uno dei quali nell'ambito degli Studi d'Area. È infine previsto un workshop volto a sviluppare competenze trasversali che vanno dalla scrittura accademica alla lettura critica, dalla lettura dei documenti diplomatici alle tecniche di presentazione in pubblico e di public speaking.
Complessivamente, la formazione offerta ha il pregio di bilanciare interdisciplinarietà e competenze specifiche, prestando costante attenzione alla dimensione internazionale e transnazionale tipica delle scienze politiche, con una particolare attenzione, da un lato, all'approfondimento storico delle diverse aree del mondo (Asia, Medio Oriente, Africa, America settentrionale e latina) e alle politiche estere delle grandi potenze dal 1945 in poi e, dall'altro lato, all'evoluzione delle relazioni fra Nord e Sud del mondo dal colonialismo alla fine della guerra fredda.
Il corso di studio in International Studies (BIS), che sarà interamente erogato in lingua inglese, risponde all'esigenza di un progetto formativo di natura interdisciplinare e volto a promuovere una comprensione e approfondimento critico di significativi aspetti della realtà contemporanea internazionale. Il progetto in questione nasce non solo per fornire agli studenti una preparazione culturalmente ampia e accademicamente rigorosa negli studi politologico-internazionalistici, ma anche per dotarli di strumenti linguistici, culturali e concettuali atti a sviluppare competenze professionali nell'analisi delle istituzioni, dei sistemi sociopolitici ed economici e delle loro evoluzioni. Complessi fenomeni internazionalistici verranno esplorati da prospettive metodologicamente differenti, ancorché complementari e capaci di reciproche integrazioni, nell'ottica di un approccio di studio capace di privilegiare la dimensione internazionale dei fenomeni in aree come quelle diplomatica, sociologica, economica, storica, politologica, linguistica e teorico-politica. Le conoscenze di base di ciascuno dei settori sopra richiamati, seppur approfondite in base alle proprie finalità e quadri operativi di riferimento prioritario, rispondono a una precisa vocazione internazionalistica del Corso di Studio. Quest'ultima, che risulta prevalentemente declinata in senso transnazionale e globale, anziché in senso puramente "europeo" e "occidentale", mira a utilizzare e a sviluppare categorie innovative di interpretazione di una realtà in costante evoluzione, e più appropriate di quelle tradizionali a favorire un inquadramento teorico dei problemi.
Il Corso di Studi, che adotta un numero programmato in relazione alle risorse disponibili, non prevede una diversificazione di curricula, ma prevede 6 semestri comuni a tutti gli studenti e le studentesse. Il primo anno verranno affrontati insegnamenti obbligatori nei seguenti macro-ambiti disciplinari: economico, giuridico, teorico-politico, linguistico, socio-culturale e storico. Gli insegnamenti appena richiamati consentono la costruzione di conoscenze di base nei diversi campi, e preparano gli studenti agli insegnamenti specialistici impartiti nei due anni successivi. È inoltre previsto un insegnamento linguistico obbligatorio di inglese, volto a migliorare la scrittura accademica e la presentazione in pubblico, e due annualità di una seconda lingua a scelta tra il francese, il tedesco, lo spagnolo e il russo. Nel secondo anno tali conoscenze vengono estese sia ad altri settori disciplinari (come quello statistico e quello relativo ai fondamenti della politica) sia attraverso approfondimenti di quelli affrontati nell'anno precedente (ad esempio in ambito storico, giuridico, economico e linguistico). Il terzo anno verrà approfondito l'aspetto delle relazioni internazionali (sia a livello teorico che storico) e dell'economia internazionale. Gli studenti avranno inoltre modo di scegliere liberamente tre percorsi di approfondimento a libera scelta, uno dei quali nell'ambito degli Studi d'Area. È infine previsto un workshop volto a sviluppare competenze trasversali che vanno dalla scrittura accademica alla lettura critica, dalla lettura dei documenti diplomatici alle tecniche di presentazione in pubblico e di public speaking.
Complessivamente, la formazione offerta ha il pregio di bilanciare interdisciplinarietà e competenze specifiche, prestando costante attenzione alla dimensione internazionale e transnazionale tipica delle scienze politiche, con una particolare attenzione, da un lato, all'approfondimento storico delle diverse aree del mondo (Asia, Medio Oriente, Africa, America settentrionale e latina) e alle politiche estere delle grandi potenze dal 1945 in poi e, dall'altro lato, all'evoluzione delle relazioni fra Nord e Sud del mondo dal colonialismo alla fine della guerra fredda.
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