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Laboratorio di scrittura accademica "Scrivere una tesi"

Il Laboratorio è un'iniziativa del Dipartimento LILEC dedicata alla scrittura e rivolta agli iscritti e alle iscritte al 2° anno o ad anni successivi dei Corsi di Studio in ‘Lingue e Letteratura Straniere’ e ‘Lingue, Mercati e Culture dell’Asia e dell’Africa Mediterranea’.

L’obiettivo principale del Laboratorio è quello di offrire ai partecipanti gli strumenti necessari alla redazione della prova finale, attraverso l’approfondimento delle principali fasi del processo di scrittura.

Le testimonianze degli studenti e delle studentesse

Di seguito, alcuni consigli e testimonianze di studenti e studentesse del Dipartimento LILEC.

Comincia per tempo

Comincia per tempo perché, anche se non sembra, il lavoro è tanto. Concentrati su un capitolo per volta e, una volta terminato, invialo al relatore, in modo da ricevere le sue osservazioni e revisioni, che potrai applicare alla scrittura dei capitoli successivi per non perpetrare gli stessi errori.

Organizza bene il tuo lavoro

Una buona tesi si basa su una buona organizzazione del lavoro. Per avere una struttura buona ed equilibrata, ad esempio, è fondamentale sapere quanto spazio dedicare a ciascuna parte.

Parti dalla scaletta

Il mio consiglio è di partire dalla scaletta, consapevole del fatto che potrà essere modificata nel tempo. La scaletta, infatti, permette di schematizzare e organizzare le proprie idee, fino ad arrivare alla sua versione ultima (l’indice) che sarà la tua guida per la stesura della tesi.

Non perderti d'animo

Lavora in modo costante, senza far scorrere troppo tempo tra una fase e l’altra. Non perderti d’animo, anche se ci sono difficoltà: parlane con il relatore o cerca di affrontarle, perché altrimenti è difficile riprendere il ritmo. Lavora per te stesso e non per il voto finale né per gli altri, perché è il tuo lavoro conclusivo, che ti rappresenta!

Confrontati con il/la docente

Non avere paura di chiedere chiarimenti al relatore, ovviamente con rispetto e giudizio, ma non avere remore in questo perché il docente che ti segue è lì per aiutarti in questo lavoro.

Lavora con altri/e laureandi/e

Lavora insieme a una persona che sta scrivendo la tesi: mettete insieme i pezzi, senza perdere la testa, e vedrete che ne uscirete! Credo che la tesi sia difficile anche da un punto di vista emotivo; perciò, un aiuto reciproco può essere positivo.

Leggi articoli scientifici

È importante leggere articoli scientifici della propria disciplina, per osservarne la struttura. Io, ad esempio, è leggendo articoli scientifici che ho capito come avrei dovuto impostare la mia tesi.

Leggi le bibliografie altrui

Un consiglio è di leggere le bibliografie delle fonti consultate, perché magari è proprio lì che si individuano altre fonti autorevoli (magari perché citate più volte da più autori) o si risale ad altri testi utili e di interesse.

Cita di più le fonti

L’indicazione principale da parte del mio relatore era di citare di più le fonti, reinserendo i nomi, ripetendoli. Un altro consiglio era di essere più esplicita in certi passaggi che davo per scontati, soprattutto nei capitoli teorici.

Rileggi ciò che hai scritto

È importante rileggere sempre quello che si è scritto, magari anche a distanza di qualche giorno, per individuare quello di cui, a caldo, non ci accorgeremmo.

Lavora sulla tesi senza esami

Scrivere la tesi senza avere degli esami da dare è importante per facilitare il processo di ricerca, studio e scrittura.

Pensa al lettore della tesi

Una buona tesi deve fornire al lettore, che potrebbe non essere diretto fruitore né conoscitore della materia, tutti gli strumenti necessari, disposti in modo sequenziale e logico, affinché possa seguire l’argomentazione e capirne gli obiettivi.

L'aiuto delle esperienze altrui

Mi è stato di aiuto sia avere degli esempi di tesi per capire come strutturare il lavoro, sia confrontarmi con colleghi che stavano trattando i miei stessi temi o che avevano già lavorato con la mia stessa relatrice.

L'aiuto della scaletta

Non è stato facile lavorare sulla scaletta. All’inizio non sapevo cosa trattare nei capitoli teorici, perché non sapevo come analizzare i dati. Quando però ho deciso come farlo, ho capito come strutturare i capitoli introduttivi e, quindi, l’intero elaborato.

L'aiuto delle fonti

All’inizio, trovavo controintuitivo sostenere la propria tesi con voci altrui. Poi ho capito che invece aiutano a rafforzare il proprio punto di vista. Ho cominciato quindi a ragionare in modo più pratico: tenendo presente la mia posizione, lavoravo su fonti utili all’obiettivo della mia tesi.

L'aiuto del/la docente

È stato difficile organizzare la struttura della tesi, ma la mia relatrice mi ha aiutato molto: dallo sviluppo della scaletta all’organizzazione dei capitoli. È stata una collaborazione positiva: non mi ha mai dato subito le soluzioni, ma mi ha sempre aiutato a capire cosa avrei dovuto fare.

La tesi ti deve interessare

La tesi che scrivi ti deve interessare perché, se scrivi una cosa che ti annoia e che non ti piace, lo fai controvoglia e viene fuori male, lasciandoti insoddisfatto. Se invece scrivi qualcosa che ti piace, alla fine puoi avere la tua tesi in mano, stampata: bella, è la tua!

Servirebbero più occasioni di scrittura

Poiché lo studente medio non si cimenterebbe nella scrittura accademica in modo spontaneo, sarebbe utile richiederne l’esercizio nei corsi obbligatori. Non si tratterebbe di insegnare a scrivere, perché è con la pratica che si impara: scrivi, sbagli, leggi le correzioni e la volta dopo fai meglio. Servirebbero soltanto più occasioni di scrittura!