Il Laboratorio è un'iniziativa del Dipartimento LILEC dedicata alla scrittura e rivolta agli iscritti e alle iscritte al 2° anno o ad anni successivi dei Corsi di Studio in ‘Lingue e Letteratura Straniere’ e ‘Lingue, Mercati e Culture dell’Asia e dell’Africa Mediterranea’.
L’obiettivo principale del Laboratorio è quello di offrire ai partecipanti gli strumenti necessari alla redazione della prova finale, attraverso l’approfondimento delle principali fasi del processo di scrittura.
Il laboratorio di scrittura accademica è rivolto a studenti e studentesse iscritti/e al 2° anno e ad anni successivi dei Corsi di Studio in ‘Lingue e Letterature Straniere’ e ‘Lingue, Mercati e Culture dell’Asia e dell’Africa Mediterranea’.
Il laboratorio ha l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari alla redazione della prova finale. Si articola in sei incontri online a cadenza settimanale, durante i quali i partecipanti saranno accompagnati nell’approfondimento delle principali fasi del processo di scrittura.
I partecipanti saranno suddivisi in due gruppi, ognuno composto da 15 persone. I due gruppi affronteranno parallelamente gli stessi argomenti in due diversi giorni della settimana:
Per poter accedere, è necessario inviare la domanda di iscrizione attraverso il modulo dedicato (https://forms.gle/gr7tGaF425Wpd2k48), entro le 23:59 di domenica 19 gennaio 2025.
Il laboratorio non consente l’acquisizione di CFU. Tuttavia, chi avrà frequentato almeno 5 incontri su 6 riceverà un attestato di partecipazione.
L’esito delle iscrizioni sarà comunicato tramite e-mail lunedì 20 gennaio 2025.
1. Elementi di formattazione
Gruppo 1: Lunedì 27 gennaio (11:00-13:00) Gruppo 2: Venerdì 31 gennaio (13:00-15:00)
2. Dalla scaletta all’indice
Gruppo 1: Lunedì 3 febbraio (11:00-13:00) Gruppo 2: Venerdì 7 febbraio (13:00-15:00)
3. Costruire l’argomentazione
Gruppo 1: Lunedì 10 febbraio (11:00-13:00) Gruppo 2: Venerdì 14 febbraio (13:00-15:00)
4. Il rapporto con le fonti
Gruppo 1: Lunedì 17 febbraio (11:00-13:00) Gruppo 2: Giovedì 21 febbraio (13:00-15:00)
5. Questione di stile
Gruppo 1: Lunedì 24 febbraio (11:00-13:00) Gruppo 2: Venerdì 28 febbraio (13:00-15:00)
6. Le sezioni della tesi
Gruppo 1: Lunedì 3 marzo (11:00-13:00) Gruppo 2: Venerdì 7 marzo (13:00-15:00)
Per informazioni aggiuntive, si prega di scrivere a lilec.labscrittura@unibo.it
N. B.: Si segnala che gli incontri avranno carattere laboratoriale, pertanto verrà richiesto alle studentesse e agli studenti di partecipare attivamente attivando webcam e microfono.
Come scegliere l'argomento della tesi? Come strutturare correttamente il proprio elaborato? Quali sono gli errori più comuni degli studenti e delle studentesse che si accingono a scrivere la tesi per la prima volta? Queste sono solo alcune delle domande che abbiamo posto ad alcuni docenti del LILEC.
Clicca qui per guardare le video-interviste della rubrica "Scrivere una tesi... in pillole".
Con la gentile partecipazione di (in ordine alfabetico):
A questo link troverai contenuti e materiali aggiuntivi sulla scrittura accademica che potrai consultare accedendo con le tue credenziali istituzionali.
Il corso, disponibile su Virtuale, è stato realizzato dai docenti del Dipartimento LILEC.
Di seguito, troverai alcune risorse utili sulla scrittura accademica elaborate da vari istituti esterni al Dipartimento LILEC.
Il Laboratorio di scrittura accademica "Scrivere una tesi" è un'iniziativa nata nell'a.a. 2023/24. Di seguito, i link alle precedenti edizioni:
Di seguito, alcuni consigli e testimonianze di studenti e studentesse del Dipartimento LILEC.
Comincia per tempo perché, anche se non sembra, il lavoro è tanto. Concentrati su un capitolo per volta e, una volta terminato, invialo al relatore, in modo da ricevere le sue osservazioni e revisioni, che potrai applicare alla scrittura dei capitoli successivi per non perpetrare gli stessi errori.
Una buona tesi si basa su una buona organizzazione del lavoro. Per avere una struttura buona ed equilibrata, ad esempio, è fondamentale sapere quanto spazio dedicare a ciascuna parte.
Il mio consiglio è di partire dalla scaletta, consapevole del fatto che potrà essere modificata nel tempo. La scaletta, infatti, permette di schematizzare e organizzare le proprie idee, fino ad arrivare alla sua versione ultima (l’indice) che sarà la tua guida per la stesura della tesi.
Lavora in modo costante, senza far scorrere troppo tempo tra una fase e l’altra. Non perderti d’animo, anche se ci sono difficoltà: parlane con il relatore o cerca di affrontarle, perché altrimenti è difficile riprendere il ritmo. Lavora per te stesso e non per il voto finale né per gli altri, perché è il tuo lavoro conclusivo, che ti rappresenta!
Non avere paura di chiedere chiarimenti al relatore, ovviamente con rispetto e giudizio, ma non avere remore in questo perché il docente che ti segue è lì per aiutarti in questo lavoro.
Lavora insieme a una persona che sta scrivendo la tesi: mettete insieme i pezzi, senza perdere la testa, e vedrete che ne uscirete! Credo che la tesi sia difficile anche da un punto di vista emotivo; perciò, un aiuto reciproco può essere positivo.
È importante leggere articoli scientifici della propria disciplina, per osservarne la struttura. Io, ad esempio, è leggendo articoli scientifici che ho capito come avrei dovuto impostare la mia tesi.
Un consiglio è di leggere le bibliografie delle fonti consultate, perché magari è proprio lì che si individuano altre fonti autorevoli (magari perché citate più volte da più autori) o si risale ad altri testi utili e di interesse.
L’indicazione principale da parte del mio relatore era di citare di più le fonti, reinserendo i nomi, ripetendoli. Un altro consiglio era di essere più esplicita in certi passaggi che davo per scontati, soprattutto nei capitoli teorici.
È importante rileggere sempre quello che si è scritto, magari anche a distanza di qualche giorno, per individuare quello di cui, a caldo, non ci accorgeremmo.
Scrivere la tesi senza avere degli esami da dare è importante per facilitare il processo di ricerca, studio e scrittura.
Una buona tesi deve fornire al lettore, che potrebbe non essere diretto fruitore né conoscitore della materia, tutti gli strumenti necessari, disposti in modo sequenziale e logico, affinché possa seguire l’argomentazione e capirne gli obiettivi.
Mi è stato di aiuto sia avere degli esempi di tesi per capire come strutturare il lavoro, sia confrontarmi con colleghi che stavano trattando i miei stessi temi o che avevano già lavorato con la mia stessa relatrice.
Non è stato facile lavorare sulla scaletta. All’inizio non sapevo cosa trattare nei capitoli teorici, perché non sapevo come analizzare i dati. Quando però ho deciso come farlo, ho capito come strutturare i capitoli introduttivi e, quindi, l’intero elaborato.
All’inizio, trovavo controintuitivo sostenere la propria tesi con voci altrui. Poi ho capito che invece aiutano a rafforzare il proprio punto di vista. Ho cominciato quindi a ragionare in modo più pratico: tenendo presente la mia posizione, lavoravo su fonti utili all’obiettivo della mia tesi.
È stato difficile organizzare la struttura della tesi, ma la mia relatrice mi ha aiutato molto: dallo sviluppo della scaletta all’organizzazione dei capitoli. È stata una collaborazione positiva: non mi ha mai dato subito le soluzioni, ma mi ha sempre aiutato a capire cosa avrei dovuto fare.
La tesi che scrivi ti deve interessare perché, se scrivi una cosa che ti annoia e che non ti piace, lo fai controvoglia e viene fuori male, lasciandoti insoddisfatto. Se invece scrivi qualcosa che ti piace, alla fine puoi avere la tua tesi in mano, stampata: bella, è la tua!
Poiché lo studente medio non si cimenterebbe nella scrittura accademica in modo spontaneo, sarebbe utile richiederne l’esercizio nei corsi obbligatori. Non si tratterebbe di insegnare a scrivere, perché è con la pratica che si impara: scrivi, sbagli, leggi le correzioni e la volta dopo fai meglio. Servirebbero soltanto più occasioni di scrittura!