Il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro è abilitato all'esercizio della professione (DM 58/1997).
Il tecnico della prevenzione è in grado di:
- svolgere compiti ispettivi e di vigilanza nel settore pubblico (come ufficiali di polizia giudiziaria nell'ambito dei Dipartimenti di prevenzione pubblica);
− svolgere attività istruttorie finalizzate al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico sanitari per attività soggette a controllo;
− effettuare sopralluoghi, ispezioni, inchieste su infortuni o malattie professionali;
− effettuare verifiche della sicurezza degli impianti e valutazioni relativamente ai rischi per la salute negli ambienti di vita e di lavoro;
− proporre misure preventive e organizzare ed attivare i processi di informazione e formazione aziendali.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità in ambito preventivo e di vigilanza e controllo negli ambienti di vita e di lavoro. Possono essere sviluppate particolari specializzazioni i relazione alle diverse matrici aria acqua, suolo, nonché allo smaltimento dei rifiuti e della sicurezza alimentare.
Oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo, sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professioni, utenti).
Strutture del SSN, Dipartimenti di Sanità Pubblica, Agenzie Regionali per la Prevenzione e l'Ambiente, Servizi di Prevenzione e Protezione aziendali e Industrie del settore alimentare.