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6683 - Antropologia culturale ed etnologia
Il corso di Laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia forma tre figure professionali "Antropologo culturale", "Etnografo" ed "Etnoantropologo". L'offerta formativa è articolata in tre aree di apprendimento: 1) Area teorico-epistemologica; 2) Area dei metodi, degli strumenti e delle applicazioni; 3) Area storico-tematica.
L'area teorico-epistemologica fornisce i quadri teorici, i modelli di analisi e le competenze necessari alla comprensione e all'analisi delle dinamiche socio-culturali alla base dei processi di costruzione culturale della realtà e dunque della sua possibile trasformazione.
L'area dei metodi, degli strumenti e delle applicazioni fornisce le competenze e le metodologie necessarie alla ideazione e realizzazione di ricerche, di progetti di ricerca-azione e di iniziative di formazione-intervento, nonché competenze per la raccolta e il trattamento di dati etnografici e per la disseminazione efficace dei risultati delle analisi prodotte.
L'area storico-tematica fornisce competenze geograficamente e storicamente contestualizzate sui fenomeni culturali, geo-politici, politico- istituzionali e artistici europei ed extraeuropei, attraverso i quali l'antropologo culturale, l'etnoantropologo e l'etnografo possono rapportarsi con i dinamismi locali e globali che caratterizzano il nostro presente globale.
Dal punto di vista dell'articolazione del piano didattico, sono previsti 30 cfu obbligatori nel settore delle discipline demoetnoantropologiche, volti a fornire le conoscenze e le competenze avanzate di carattere teorico-metodologico che fondano le analisi e le possibili applicazioni del sapere socio-antropologico; un insegnamento di carattere sociologico (6 cfu) a scelta fra opzioni che vanno dall'analisi dei processi istituzionali e organizzativi, alle pratiche di innovazione sociale, alle dinamiche comunitarie in contesto urbano, alla sociologia della cultura e della comunicazione; uno o due insegnamenti storico-culturali (per un totale di 12 cfu) di carattere tematico e/o areale relativi a diverse periodizzazioni (dall'età antica al mondo contemporaneo). Fra le attività affini ,il CdS presenta un insegnamento sulle differenze e sulle disparità di genere a scelta fra differenti opzioni (per 6 cfu). A qualificare in modo specifico nel panorama nazionale il CdS è poi la possibilità di dedicare tre prove (per 18 cfu) a specifici ambiti di applicazione che vanno: dalla cooperazione, alle migrazioni, al patrimonio culturale, ai contesti educativi, alla comunicazione e alla promozione della salute. Tali crediti formativi concorrono, in sinergia con le attività di tirocinio e laboratoriali del CdS, a favorire la professionalizzazione dei/delle laureati/e.
La prova finale, pari a 24 CFU, prevede l'ideazione e realizzazione di una ricerca originale come forma di apprendimento pratico, sotto la supervisione di un/una relatore/trice. La preparazione della tesi potrà eventualmente essere svolta all'estero.