Leggi attentamente, oltre alle informazioni di seguito, tutte le istruzioni presenti sul sito online in fase di presentazione della domanda
Lo studente è tenuto a laurearsi in uno degli insegnamenti previsti nel suo piano di studi.
Lo studente che intende laurearsi in un insegnamento previsto nel suo piano di studi, ma associato ad un relatore esterno (cioè non afferente al Corso di Studio), deve fare richiesta al Consiglio di Corso di Studio che, sulla base della motivazione fornita, delibererà in merito.
Lo studente che intende laurearsi in un insegnamento non previsto né nel suo piano di studi, né nel piano didattico del Corso di Studio, deve fare richiesta al Consiglio di Corso di Studio che, sulla base della motivazione fornita, delibererà in merito.
In questo caso specifico, lo studente è tenuto ad indicare nella richiesta motivata anche il correlatore, che deve necessariamente essere scelto fra i docenti titolari di un insegnamento inserito in piano di studi dallo studente.
La prova finale potrà essere redatta e discussa in lingua inglese previo accordo fra laureando e relatore e secondo le linee guida degli organi di Ateneo.
La preparazione della prova finale può essere collegata a un progetto o a una attività di tirocinio o svolta all’estero secondo le linee guida di Ateneo e quanto riportato nell’apposita sezione del sito del Corso di Studio.
Il punteggio della tesi può andare da un minimo di 0 (zero) punti a un massimo di 6 (sei) punti.
Il punteggio si riferisce all’elaborato e alla sua discussione, non alla carriera pregressa.
All’interno di ogni fascia, il voto più alto o quello più basso è assegnato a seconda della
qualità della presentazione orale e della discussione.
Il voto finale di laurea è dato dalla semplice somma della media degli esami e del voto della
prova finale (esclusi punti regolarità). Tutti i punteggi di laurea devono essere assegnati
(anche il 99 o il 109).
A partire dagli immatricolati dell’a.a. 2019/20, le lodi conseguite nei singoli esami non
vengono considerate nel calcolo del punteggio con cui ci si presenta all’esame di laurea.
Il 110 cum laude mira a premiare candidati e candidate che presentino una tesi e vantino una
carriera particolarmente meritevoli. La Commissione valuterà questi elementi e, ad
esempio, potrà considerare come indicatore il numero di lodi conseguite negli esami.
* la tipologia di tesi viene concordata con il docente.
La prova finale per il conseguimento della laurea magistrale consiste nella redazione e nella
discussione pubblica di un elaborato in modo originale da parte dello/a studente/ssa su un
argomento coerente con gli obiettivi del corso di studio, sotto la guida di un relatore.
La dissertazione deve dimostrare la padronanza degli argomenti, capacità critica,
l’attitudine a operare in modo autonomo e una capacità di comunicazione di buon livello.
L’argomento e la struttura dell’elaborato finale devono essere definiti e concertati fra
candidato/a e relatore.
Gli obiettivi generali dell’elaborato finale di laurea magistrale sono:
- chiarezza: è indispensabile che le argomentazioni del candidato siano espresse con frasi di struttura lineare, senza ridondanze e articolate in periodi possibilmente brevi, la grammatica e la sintassi sono corrette. Lo stile linguistico è adeguato alla scrittura accademico-scientifica;
- completezza: è necessario che tutte le informazioni utili alla comprensione del pensiero del/la candidato/a siano presentate con accuratezza;
- solidità teorica: è indispensabile che il tema oggetto di discussione sia sviluppato attraverso una solida ricerca bibliografica;
- rigore metodologico: nel caso di studio empirico, è necessario specificare l’impianto metodologico della ricerca e descrivere gli strumenti e le tecniche di ricerca utilizzati.
I risultati vengono discussi in relazione alla letteratura di riferimento e portano elementi di nuova comprensione concettuale e/o applicativa.
Il Relatore – a seconda del tema, delle domande di ricerca, del metodo e delle tecniche che si prevedono di utilizzare nella prova finale – può proporre una specifica struttura per l'elaborato.
Indicativamente, la prova finale può assumere la seguente struttura:
- Frontespizio.
- Abstract e parole chiave.
- Indice. L’indice riporta i capitoli, i paragrafi e i sottoparagrafi in cui si struttura la prova finale e il corrispondente numero di pagina;
- Introduzione. L’introduzione fornisce, in maniera sintetica, al lettore la chiave di lettura dell’intero elaborato. Qual è l'argomento della prova finale? Quali erano le ipotesi iniziali? Quale metodologia e strumenti di analisi o quali riferimenti teorici sono stati adottati? Quali sono state le difficoltà incontrate (se ve ne sono state)? Quali le conferme (o le smentite delle ipotesi)? Di che cosa trattano i singoli capitoli? A che conclusioni si è giunti?
- Parte centrale. Questa parte è articolata in capitoli nei quali verrà trattato l’argomento scelto, organizzando i materiali bibliografici reperiti e le proprie riflessioni su di essi in modo organico e coerente, e le eventuali rilevanze dell’indagine condotta.
- Conclusioni. Le Conclusioni contengono gli elementi di sintesi sul lavoro svolto, in special modo con riferimento a quanto ci si era prefissi inizialmente e ad eventuali possibilità di sviluppo futuro della ricerca.
- Bibliografia. La bibliografia contiene l’elenco di tutti i prodotti (libri, curatele, articoli in rivista, altri saggi) consultati per redigere l’elaborato finale e citati all’interno del testo principale. I riferimenti bibliografici completi vanno riportati esclusivamente in bibliografia.
Fate sempre riferimento al vostro relatore per informazioni specifiche sul vostro elaborato finale.
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Linee guida della prova finale delle lauree magistrali
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