30 ottobre:
Il prof Dubbini ci manda questa mail
"Io sono arrivato in base (Mario Zucchelli Station) il 27 mattina, dopo 39 ore di viaggio ininterrotto. Arrivati a Christchurch in Nuova Zelanda, dove di solito un giorno di sosta è previsto, ci hanno praticamente catapultati sull'Hercules C-130 simil-militare per partire subito per l'Antartide. Questo perche' le condizioni meteo erano in peggioramento e se non fossimo partiti subito ci toccava di rimanere 3 o 4 giorni in Nuova Zelanda (che non sarebbe stato male!). Dall'ultima volta che ero stato qui (nel 2009) le cose sono quasi rimaste uguali. La base è sempre stato un cantiere di lavori e lo è tutt'ora! E' necessario sempre far lavori per mantenere efficiente e funzionale la base! Ho iniziato a ripristinare il funzionamento di strumenti GPS che si erano bloccati il 5 ottobre (qui non c'era nessuno!). La parte elettrica è andata in corto e per capire dove fosse saltato l'interruttore ci ho messo un giorno intero andando su e giu' per la montagna con la neve che in certi punti è oltre i due metri! Per fortuna che è talmente ghiacciata che non sprofondi!"
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20 novembre 2017
Il prof. Dubbini ha inviato per mail alcune informazioni e immagini sul suo lavoro di campo in Antartide: "Sto facendo molte misure, controllando strumenti e nei prossimi giorni recuperemo il mareografo che si trova a 30m di profondità sott'acqua con un'immersione dei sub. Si immergeranno da un foro eseguito su pack. In questi giorni c'e' un po' di vento catabatico (masse di aria fredda, quindi pesante, che per gravità scendono dal plateau antartico verso la
costa) che ci fa rallentare le operazioni ma si prosegue! Ha velocità dai 30 ai 50 nodi (da 55 a 95Km/h)"