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6723 - Letterature moderne, comparate e postcoloniali
L’esperto linguistico-culturale fornisce supporto e consulenza linguistico-culturale per la sua area di conoscenza, nell’ambito di organizzazioni, servizi e attività sociali e commerciali caratterizzate da una dimensione interculturale. In particolare, l’esperto linguistico-culturale: • favorisce la comprensione e la comunicazione tra professionisti, individui e gruppi attraverso consulenze linguistiche-culturali a supporto della conoscenza di contesti internazionali (ad esempio: assistenza linguistica nelle comunicazioni con i partners stranieri, attività di "decodificazione culturale" e di verifica della pertinenza dei contenuti nella trasmissione tra realtà culturali diverse); • collabora con figure professionali specializzate nella gestione di risorse umane in contesti internazionali e multiculturali, anche in tema di prospettive di genere; • raccoglie e organizza documentazione, informazioni e materiali linguistici utili a soggetti come committenti, utenti, manager aziendali, ecc. che intrattengono rapporti lavorativi (economici e commerciali o culturali) con l’estero, rispetto alle specificità culturali che possono facilitare o ostacolare la loro comunicazione; • partecipa alla progettazione e conduzione di studi e ricerche su aspetti culturali specifici di diverse aree geografiche e collabora alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione.
Per svolgere le attività professionali di esperto linguistico-culturale sono necessarie: - capacità di esprimersi con ottima padronanza in almeno due lingue straniere oltre all’italiano per relazionarsi in contesti eterogenei e multiculturali, sia attraverso la comunicazione scritta sia in quella orale; - elevate capacità di scrittura e comprensione di testi nelle lingue di competenza e capacità di consultare diverse tipologie di materiali di riferimento per approfondire e consigliare l’uso di terminologie appropriate (compresi strumenti multimediali); - approfondite conoscenze dei contesti di riferimento anche rispetto alla dimensione storico- letteraria utili a cogliere, analizzare, comprendere, rispettare e mettere in dialogo le differenze culturali, sociali e di genere; - capacità di ascolto attivo delle esigenze degli interlocutori per definire le caratteristiche e proporre adeguate soluzioni a problemi e conflitti di tipo interculturale; - capacità di trasferire e contestualizzare le proprie competenze linguistico-culturali anche in attività di tipo economico-commerciale o di gestione delle risorse umane, lavorando in gruppo con altre figure professionali.
- strutture aziendali private (nazionali e multinazionali) di differenti settori economici che intrattengono relazioni con l’estero; - enti internazionali; - istituti e fondazioni culturali internazionali; - istituzioni ed enti locali; - organizzazioni non governative; - enti e istituti culturali pubblici e privati e del terzo settore; - rappresentanze diplomatiche e consolari - associazioni e cooperative culturali. L’accesso ad attività professionali in enti pubblici, nazionali e internazionali è regolato da norme comunitarie, nazionali o regionali, pertanto i laureati magistrali potranno accedervi solo dopo aver completato e superato i corsi e/o concorsi previsti dalla normativa.
Il revisore e traduttore di testi letterari si occupa, prevalentemente in ambito editoriale, di applicare conoscenze in materia linguistica per la produzione e revisione critica di testi letterari, scritti originariamente in una lingua straniera, che devono essere pubblicati al fine della loro divulgazione (anche in forma di materiale audiovisivo e multimediale). In particolare, il revisore e traduttore di testi letterari: • realizza attività di lettura del testo e di verifica della comprensione del messaggio verbale tradotto nella lingua madre, oltre che di editing per uniformarne il linguaggio e lo stile e per verificarne la coerenza dei contenuti e la congruità formale, assicurando che venga mantenuto il corretto significato del testo originale; • svolge traduzioni in campo letterario (narrativa/saggistica letteraria) da una lingua straniera verso la lingua madre o effettua revisioni di traduzioni altrui tenendo conto dell’adattamento linguistico/culturale del testo; • collabora con altre figure professionali specializzate per la realizzazione di ricerche bibliografiche e sitografiche utili all’attività di trasposizione linguistica.
Per svolgere le funzioni di revisore e traduttore di testi letterari sono necessarie: - un’ottima padronanza di almeno due lingue straniere e dell’italiano con competenza testuale e conoscenza approfondita dei registri linguistici relativi alle produzioni orali e scritte nelle lingue; - capacità di cogliere i valori estetici e le specificità di stile di un testo letterario per effettuare le scelte retoriche e stilistiche più adatte e per veicolarne i contenuti e le forme nella lingua d’arrivo; - capacità di collocare i testi nel contesto appropriato, rispettandone la specificità linguistica e letteraria; - attitudine all’utilizzo degli strumenti informatici più aggiornati, di software di elaborazione testi e di banche dati per il reperimento di informazioni digitali funzionali alle attività di elaborazione elettronica dei testi e alla consultazione di diversi materiali di riferimento; - competenza nei settori attivi nel campo multimediale.
- case editrici; - agenzie di traduzione; - aziende di servizi editoriali; - redazioni giornalistiche; - redazioni televisive; - agenzie pubblicitarie.
funzione in un contesto di lavoro: Il formatore in ambito linguistico, letterario e culturale svolge consulenza formativa nell’ambito della conoscenza e dell’apprendimento linguistico in diversi contesti, al di fuori dei percorsi scolastici e formativi istituzionali. In particolare, il formatore in ambito linguistico, letterario e culturale: • collabora alla definizione delle necessità formative, degli obiettivi specifici e dei percorsi di apprendimento coerentemente ai livelli di conoscenza degli utenti; • contribuisce a scegliere le varie metodologie previste dal progetto formativo sia per le attività formative dirette sia per quelle indirette e interviene nella scelta degli strumenti più adatti per l’attività didattica; • si occupa dell’ideazione di materiali didattici anche di carattere multimediale. In particolare Il formatore in ambito linguistico, letterario e culturale: • collabora alla definizione delle necessità formative, degli obiettivi specifici e dei percorsi di apprendimento coerentemente ai livelli di conoscenza degli utenti; • contribuisce a scegliere le varie metodologie previste dal progetto formativo sia per le attività formative dirette sia per quelle indirette e interviene nella scelta degli strumenti più adatti per l’attività didattica; • si occupa dell’ideazione di materiali didattici anche di carattere multimediale.
Per svolgere l’attività di formatore in ambito linguistico, letterario e culturale sono necessarie: - ottima padronanza di due lingue straniere e dell’italiano, che permette di relazionarsi in contesti eterogenei e multiculturali, sia nella comunicazione scritta sia in quella orale; - capacità di comunicare strutture e concetti per facilitare l’apprendimento e l’approfondimento di conoscenze da parte di utenti; - buone conoscenze culturali di diversi contesti, necessarie a individuare e proporre contenuti adeguati a diverse realtà formative anche elaborando in modo creativo proposte innovative; - capacità di lavorare in gruppo e in contesti interculturali.
- centri di formazione linguistica filologico-letteraria e culturale; - istituti di cultura; - associazioni culturali - aziende private.
Questa figura svolge attività di comunicazione in contesti interculturali o in settori, pubblici e privati, a vocazione internazionale, anche nell’ambito del turismo e della valorizzazione del territorio.Questa figura svolge attività di comunicazione in contesti interculturali o in settori, pubblici e privati, a vocazione internazionale, anche nell’ambito del turismo e della valorizzazione del territorio. In particolare, l’addetto alla comunicazione e organizzazione culturale si occupa di: • collaborare con altre figure professionali specializzate, fornendo soprattutto un’adeguata competenza linguistica e culturale per la realizzazione di attività che attengono alle pubbliche relazioni e all’organizzazione di eventi culturali; • sviluppare servizi di promozione e di internazionalizzazione di un determinato ente o contesto territoriale attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale; • raccolta e elaborazione di informazioni e documenti mirati alla costruzione di itinerari turistici nazionali e internazionali e di percorsi culturali. * Per lo svolgimento di alcune attività molto specifiche e molto tecniche può essere necessario un ulteriore periodo di formazione acquisibile tramite ulteriori percorsi formativi o anche tramite formazione individuale.
Per svolgere le attività di tipo comunicativo e organizzativo sono necessarie: - capacità di esprimersi con ottima padronanza in almeno due lingue straniere, oltre all’italiano, per relazionarsi in contesti eterogenei e multiculturali, sia attraverso la comunicazione scritta sia in quella orale; - attitudine a cogliere rapidamente significati e obiettivi: l’addetto alla comunicazione sa combinare e organizza informazioni complesse in funzione del contesto culturale di riferimento; - conoscenza dei costumi e delle tradizioni delle varie realtà culturali territoriali; - capacità di interazione e di costruzione dei rapporti interpersonali in vari contesti geografici.
- agenzie di viaggi; - attività commerciali a carattere internazionale; - uffici esteri di aziende; - strutture museali; - enti pubblici.
Dà accesso agli studi di terzo ciclo (Dottorato di ricerca e Scuola di specializzazione) e Master universitario di secondo livello.