Il Corso si propone di formare laureati magistrali con elevata competenza linguistico-culturale e linguistico-teorica in un lingua straniera europea o extraeuropea e addestramento alla pratica didattica della lingua e cultura italiane rivolte con modalità specifiche agli stranieri. I laureati magistrali, con un ampio bagaglio di competenze, nella letteratura, nella storia politico-culturale, nell'arte e nella musica di tradizione italiana, possiedono altresì strumenti metodologici flessibili atti ad affrontare le questioni di mediazione nell'interculturalità e i problemi complessi della cittadinanza multietnica. La specificità della loro formazione didattica, che può prevedere anche esperienze di stage, tirocini, laboratori e attività formative funzionali alla loro preparazione, risponde al nuovo profilo dell'insegnante di lingua e cultura italiana necessario nelle nostre scuole medie e superiori ormai multietniche (è al vaglio delle istituzioni una abilitazione precipua). A tal fine il corso è stato strutturato in modo da consentire la progressiva acquisizione di competenze adeguate ai due profili che forma, inserendo nel primo anno l'insegnamento di maggior peso specialistico (didattica dell'italiano L2) e una serie di insegnamenti complementari di ambito linguistico e altri volti a rafforzare l'ambito delle discipline che introducono alla multiculturalità (pedagogie dell'interculturalità, antropologia dei processi migratori). Nel secondo anno la struttura del corso è solidamente caratterizzata dal tirocinio obbligatorio, che prevede anche la possibilità di essere svolto all'estero. Nei due anni gli studenti maturano le loro conoscenze nelle lingue straniere, ottenendo la possibilità di accedere ai tfa e dunque all'abilitazione all'insegnamenti di una o due lingue straniere.