La comunicazione politica è spesso autoprodotta e focalizzata sulla capacità narrativa dei leader più che sui fatti. Ciò è complicato dalla possibilità di aggirare la mediazione giornalistica con i social, dalla inclinazione del pubblico per narrazioni che ne confermino i pregiudizi, dalla velocità delle notizie. Come se ne può uscire? L’informazione professionale può ancora svolgere un ruolo?
Una giornalista e uno studioso di politica dialogano su temi rilevanti per la qualità della democrazia.