Vai alla Homepage del Campus di Cesena Laurea Magistrale in Psicologia scolastica e di comunita'

Obiettivi formativi

Il Corso di studi mira alla formazione della figura professionale di psicologo esperto in psicologia scolastica e di comunità, in possesso degli strumenti conoscitivi, metodologici e operativi tipici di tale figura professionale.

Pertanto, il Corso di studi si propone gli obiettivi specifici di fornire ai laureati conoscenze e competenze psicologiche nelle due macro-aree concernenti: le organizzazioni scolastiche ed educative; le comunità (sia territoriali sia di accoglienza e di recupero).

Il CdS si propone, inoltre, di fornire strumenti e metodologie di analisi (osservazione, colloquio e consulenza, strumenti standardizzati e test) e ricerca applicata nelle due aree. Si propone inoltre di fornire conoscenze e competenze di progettazione, gestione e valutazione dell'intervento in tali aree, affinché possa svolgere in autonomia professionale gli atti tipici della professione psicologica.

A tale scopo il percorso formativo è basato sull'integrazione di attività formative di tipo teorico e metodologico nell'ambito della psicologia dello sviluppo e dell'educazione, della psicologia sociale di comunità e del lavoro, della psicologia dinamica e clinica e della psicologia generale. Le attività formative prevedono esercitazioni pratiche (simulazioni in aula, project work) relative ai contesti pertinenti alla figura professionale individuata.

Nel primo anno vengono approfondite le conoscenze e le competenze psicologiche relative alla professione di psicologo scolastico e di comunità (come opera, con quali metodologie, gli aspetti deontologici etc.), ai contesti della scuola e della comunità e ai processi di apprendimento e insegnamento in situazioni tipiche e atipiche (ad es. DSA). Si lavora sui processi di inclusione (a scuola e nella comunità), sulle metodologie per l'orientamento volte a favorire il successo formativo. Le competenze metodologiche sono approfondite anche dal punto di vista statistico per mettere gli studenti in condizione non solo di progettare gli interventi nella scuola e nella comunità ma anche di usare metodologie quantitative e qualitative di ricerca per valutarli.

Nel secondo anno sono previste le attività formative che mettono in campo le conoscenze e consentono di acquisire competenze cliniche e di comunità per valutare e trattare condizioni di disagio e psicopatologia ma anche di progettare interventi di prevenzione e promozione del benessere.

Le attività di tirocinio pratico valutativo, anche esse previste nel secondo anno, consentono di applicare nei diversi ambiti/setting in cui opera lo psicologo le conoscenze e le competenze apprese nel corso di studio e di sviluppare le competenze tipiche della professione. Le competenze professionali acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio vengono verificate mediante la prova pratica valutativa (PPV), che accerta il livello di preparazione per l'abilitazione alla professione e che precede la discussione della tesi di laurea.

La redazione della tesi si configura come l'opportunità di riflettere criticamente sul aspetti specifici del lavoro dello psicologo scolastico e di comunità, a partire dall'analisi e dall'implementazione di studi empirici.





Il Corso di studi mira alla formazione della figura professionale di psicologo esperto in psicologia scolastica e di comunità, in possesso degli strumenti conoscitivi, metodologici e operativi tipici di tale figura professionale.

Pertanto, il Corso di studi si propone gli obiettivi specifici di fornire ai laureati conoscenze e competenze psicologiche nelle due macro-aree concernenti: le organizzazioni scolastiche ed educative; le comunità (sia territoriali sia di accoglienza e di recupero).

Il CdS si propone, inoltre, di fornire strumenti e metodologie di analisi (osservazione, colloquio e consulenza, strumenti standardizzati e test) e ricerca applicata nelle due aree. Si propone inoltre di fornire conoscenze e competenze di progettazione, gestione e valutazione dell'intervento in tali aree, affinché possa svolgere in autonomia professionale gli atti tipici della professione psicologica.

A tale scopo il percorso formativo è basato sull'integrazione di attività formative di tipo teorico e metodologico nell'ambito della psicologia dello sviluppo e dell'educazione, della psicologia sociale di comunità e del lavoro, della psicologia dinamica e clinica e della psicologia generale. Le attività formative prevedono esercitazioni pratiche (simulazioni in aula, project work) relative ai contesti pertinenti alla figura professionale individuata.

Nel primo anno vengono approfondite le conoscenze e le competenze psicologiche relative alla professione di psicologo scolastico e di comunità (come opera, con quali metodologie, gli aspetti deontologici etc.), ai contesti della scuola e della comunità e ai processi di apprendimento e insegnamento in situazioni tipiche e atipiche (ad es. DSA). Si lavora sui processi di inclusione (a scuola e nella comunità), sulle metodologie per l'orientamento volte a favorire il successo formativo. Le competenze metodologiche sono approfondite anche dal punto di vista statistico per mettere gli studenti in condizione non solo di progettare gli interventi nella scuola e nella comunità ma anche di usare metodologie quantitative e qualitative di ricerca per valutarli.

Nel secondo anno sono previste le attività formative che mettono in campo le conoscenze e consentono di acquisire competenze cliniche e di comunità per valutare e trattare condizioni di disagio e psicopatologia ma anche di progettare interventi di prevenzione e promozione del benessere.

Le attività di tirocinio pratico valutativo, anche esse previste nel secondo anno, consentono di applicare nei diversi ambiti/setting in cui opera lo psicologo le conoscenze e le competenze apprese nel corso di studio e di sviluppare le competenze tipiche della professione. Le competenze professionali acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio vengono verificate mediante la prova pratica valutativa (PPV), che accerta il livello di preparazione per l'abilitazione alla professione e che precede la discussione della tesi di laurea.

La redazione della tesi si configura come l'opportunità di riflettere criticamente sul aspetti specifici del lavoro dello psicologo scolastico e di comunità, a partire dall'analisi e dall'implementazione di studi empirici.