● rileva e analizza le dinamiche quantitative e qualitative dei processi socio-culturali con particolare rilevanza dei processi socio-religiosi; ● studia pratiche e soluzioni atte ad agevolare la mediazione, l’integrazione interculturale e la coesistenza multireligiosa in un dato territorio; ● redige rapporti di analisi dei fenomeni religiosi in società complesse considerando particolarmente le appartenenze religiose e i fenomeni sociali che ne derivano.
● conoscenza dei principali strumenti teorici, metodologici e tecnici delle discipline storico-religiose e delle scienze sociali che affrontano lo studio dei fenomeni religiosi; ● conoscenza critica della matrice socio-culturale delle principali tradizioni religiose e della storia di almeno una delle grandi religioni mondiali (Cristianesimo, Ebraismo, Islam, Induismo, Buddhismo) e delle religioni contemporanee; ● capacità di valutare i fenomeni e i dinamismi religiosi in contesti socio-culturali locali e globali; ● capacità di individuare connessioni, e trasformazioni dei fenomeni religiosi nelle società complesse e di affrontare e risolvere questioni relative alla gestione del pluralismo religioso; ● capacità di applicare le metodologie di indagine per affrontare l'analisi delle problematiche relative a contesti caratterizzati da pluralismo culturale, linguistico e religioso e di promuovere criticamente il valore delle differenze religiose; ● capacità di analizzare i fenomeni religiosi anche attraverso gli strumenti di psicologia, antropologia, sociologia, diritto, bioetica; ● capacità di condurre una ricerca di campo applicando tecniche di raccolta, analisi interpretativa e trattamento dei dati empirici; ● capacità di comunicare utilizzando registri di comunicazione adeguati ai contesti caratterizzati da pluralismo culturale, linguistico e religioso tenendo conto dei destinatari.
● enti pubblici e privati che abbiano esigenza di gestione dei processi culturali e del pluralismo religioso (enti dedicati al servizio alla persona); ● centri di ricerca, di studio e di policy making sui temi relativi al pluralismo religioso; ● istituzioni governative e non governative preposte all’analisi e al controllo dei fenomeni sociali, considerando particolarmente le appartenenze religiose e i fenomeni sociali che ne derivano, inclusi i conflitti religiosi; ● enti pubblici e privati che abbiano particolare interesse nel rilevamento e nel trattamento di processi socio-culturali e nello studio delle pratiche di mediazione e conciliazione inter-religiosa; ● enti pubblici e privati nazionali e internazionali coinvolti nell’elaborazione di pratiche e teorie idonee ad agevolare la coesistenza e compresenza multireligiosa entro territori e spazi di entità variabile. Per raggiungere maggiori livelli di responsabilità il/la laureato/a può accedere a corsi di formazione specialistica finalizzati a professionalizzare ulteriormente il suo profilo.
● conduce schedature e ricerche per la conservazione dei testi e dei manufatti che identificano grandi tradizioni religiose; ● gestisce e valorizza il patrimonio (storico, documentario, artistico e religioso) di sua competenza ed è capace di favorire la comunicazione interculturale; ● realizza programmi educativi, materiali informativi e percorsi didattici anche in collaborazione con le scuole nonché materiali di contestualizzazione storico-religiosa finalizzati alla fruizione del patrimonio culturale, tra cui quello ecclesiastico o appartenente ad altri gruppi religiosi; ● organizza e gestisce eventi, manifestazioni, spettacoli e mostre; svolge attività di formazione didattica e aggiornamento destinate alla diverse categorie di pubblico di strutture quali archivi, biblioteche, musei; ● promuove le relazioni pubbliche e l'immagine di specifiche organizzazioni collegate ai temi del pluralismo religioso, selezionando e diffondendo materiale pubblicistico favorevole, organizzando e sponsorizzando eventi di particolare importanza e visibilità, attività benefiche a favore della popolazione e attività similari.
● conoscenze specifiche, storico e storico-religiose, sull'area di specializzazione e conoscenza di almeno una lingua europea ed eventualmente una lingua extraeuropea; ● conoscenza dei metodi per analizzare i prodotti culturali delle grandi tradizioni religiose; ● capacità di ricercare ed esaminare criticamente materiali, fonti bibliografiche e documentarie di diversa tipologia, e condurre indagini filologiche, storico-religiose, e documentarie con padronanza degli strumenti anche linguistici necessari per comprendere le fonti e prodotti della cultura materiale; ● capacità di comunicare a diversi tipi di pubblico con attenzione ai target cui si rivolge; ● capacità di elaborare progetti nell’ambito delle tradizioni religiose e del patrimonio culturale; ● capacità di utilizzo di dati anche digitali in campo redazionale ed editoriale su temi relativi allo studio dei fenomeni religiosi e delle tradizioni testuali.
● centri e studi di ricerca sul fenomeno religioso (pubblici e privati); ● musei, archivi biblioteche (aule didattiche); ● uffici di redazione dell’editoria religiosa o di argomento religioso e di editoria non specialistica; ● ambito dei mezzi di comunicazione di massa; reti televisive, radiofoniche e istituti cinematografici, giornali e riviste (tradizionali e web); ● istituzioni preposte alla valorizzazione del patrimonio culturale di tipo religioso. Per raggiungere maggiori livelli di responsabilità il/la laureato/a può accedere a corsi di formazione specialistica finalizzati a professionalizzare ulteriormente il suo profilo.
Dà accesso agli studi di terzo ciclo (Dottorato di ricerca eScuola di specializzazione) e master universitario di secondo livello.