La prova finale consiste nello svolgimento e nell'esposizione di un progetto originale di ricerca, di natura sperimentale o teorica, su un tema specifico. Il lavoro preparatorio è seguito da un relatore, tipicamente (ma non necessariamente) un docente del Corso di Studi, che lo guida nella preparazione e nella presentazione di tale elaborato.
I lavori preparatori possono essere svolti dietro la guida del solo relatore, oppure presso un ente esterno nell'ambito di un progetto di collaborazione con l'Università, e sempre sotto la guida di un docente del Corso di Laurea nel ruolo di relatore. Questo tipo di tesi, detta tesi in azienda anche se l'ente esterno non è necessariamente un'azienda privata, ha alcune specificità nella laurea magistrale che sono più dettagliatamente descritte nella pagina Tesi in azienda.
Alla laurea magistrale in Informatica è ammessa la segnalazione di eventuali correlatori in supporto dell'attività del relatore principale. Su indicazione del relatore, in caso di elaborati di particolare valore di ricerca o sperimentale, la commissione assegnerà alla prova una figura di controllo, detta contro-relatore, tipicamente un altro docente del Corso di Studi, per un esame approfondito del lavoro e la cui opinione sarà determinante nella valutazione finale della prova.
Le prove finali sono aperte ai soli studenti in possesso dei requisiti formali per accedervi, e dietro una domanda che va presentata entro una scadenza posta a circa sessanta giorni dalla data dell'appello relativo. La scelta del relatore e dell'argomento dell'elaborato devono avvenire con un congruo anticipo rispetto alle scadenze indicate per le sessioni di laurea, indicativamente almeno sei/sette mesi prima della sessione scelta.
Gli elaborati (tesi di laurea) vanno consegnati in solo formato elettronico (pdf) secondo una procedura di caricamento online. Dopo l'approvazione dell'elaborato da parte del relatore, il Corso di Studi di Informatica richiede anche il pre-caricamento online di una presentazione in formato digitale che verrà usata dal candidato nel giorno dell'appello di laurea, di fronte alla commissione di valutazione. La commissione di laurea, sentito il relatore, gli eventuali correlatori e il contro-relatore, emette una valutazione in centodecimi della prova finale, valutazione che costituisce il voto di laurea. E' tradizione, ma non è obbligo formale, che la commissione si basi anche sulla media ponderata delle valutazioni degli esami pregressi per attribuire un voto di laurea al candidato.
Ulteriori dettagli sulla procedura di laurea sono disponibili alla pagina Procedure e scadenze della prova finale.