Mercoledì 11 maggio alle ore 15.00 si terrà il seminario:
“Un lessico per le scienze umane”: Significato
Antonino Bondì (LIAS-IMM/École des hautes études en sciences sociales, Parigi)
Modi e forme del senso: percezione, anticipazione e trasponibilità
Affronterò il tema delle forme del significato e dei modi del senso nel quadro di una fenomenologia e antropologia semiotica, le cui direttrici di riferimento sono la teoria delle forme semantiche di Cadiot e Visetti e una concezione dialogica e sociale del campo della coscienza e del senso. Tenterò di difendere il fulcro della teoria delle forme semantiche riprendendo alcune questioni classiche della linguistica e della semantica testuale e mostrando come i campi di significazione si lasciano cogliere sulla base di un modello omologo a quello del dispiegamento percettivo ed espressivo. Infine metterò in evidenza il ruolo della socialità, cercando di mostrare l’importanza di una riconsiderazione di alcune nozioni della tradizione fenomenologica.
Francesco La Mantia (Università di Palermo)
Da che parte va il senso? Note sul concetto di composizionalità gestaltica
Proverò a discutere del concetto di «composizionalità gestaltica» rispetto a due questioni capitali dell’analisi linguistica: a) la comprensione di unità di senso complesse come enunciati e frammenti discorsivi; b) il contributo delle unità lessicali alla formazione di tali unità. In riferimento al primo punto, cercherò di approfondire l’intuizione-chiave secondo cui enunciati e frammenti discorsivi sono compresi in base a vincoli di tipo «interattivo», e cioè attraverso un processo orientato sia dalle parti verso l’intero (giacché la comprensione dei «composti» esige la comprensione delle «componenti») che inversamente (giacché la comprensione delle «componenti» è fissata nei limiti dei corrispettivi «composti»). Quanto al secondo punto, esaminerò un’ipotesi di lavoro secondo cui il contributo offerto dalle unità lessicali alla formazione di enunciati è riconducibile a un «potenziale di interazione» (o «potenziale semantico»), che ne identifica la capacità di produrre senso rispetto a particolari «intorni» co-testuali (e/o contestuali).