La frequenza delle lezioni non è obbligatoria ma è fortemente consigliata.
Moltissimi studenti sostengono che partecipare con continuità alle lezioni rende più fruttuoso e veloce il percorso di studi.
Se sei iscritto al primo anno, parti con il piede giusto! L’ingresso all'Università rappresenta un cambio nella modalità di studio e verifica. Prendere da subito il ritmo è fondamentale per non trovarsi, già alla fine del primo anno, in ritardo con l’acquisizione dei crediti formativi (cfu).
Alcuni buoni motivi per frequentare le lezioni:
- La guida e il supporto di un docente sono fondamentali per arricchire e completare l’apprendimento. Imparare non vuol dire studiare passivamente ma far emergere le nostre potenzialità attraverso l’interazione.
- Durante tutto il percorso formativo cresciamo, miglioriamo e costruiamo i nostri progetti attraverso il confronto con altre persone. Potrai collaborare con i compagni di corso, organizzare gruppi di studio, confrontare appunti sulle varie materie d'esame, condividere esperienze e strategie per preparare gli esami. Un’opportunità preziosa che vale la pena cogliere.
- Mentre siamo in aula stiamo già studiando, così ci prepariamo senza perdere mai il ritmo!
- Per gli insegnamenti di carattere pratico come laboratori e tirocini è fondamentale essere presenti e attivi in prima persona, e pertanto la frequenza è obbligatoria.
Se sei uno studente con particolari esigenze personali, consulta le informazioni sul prolungamento della durata degli studi (percorso flessibile).
Suggerimenti per propedeuticità esami
Il corso di laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria non prevede al suo interno delle propedeuticità (ovverosia, non è necessario svolgere prima l’esame di un insegnamento per poi sostenere il successivo). Il calendario didattico, così come lo conoscete articolato nel quinquennio, è frutto del lavoro concertato di docenti e rappresentanti degli studenti, e ha una sua ratio: sarebbe auspicabile, infatti, svolgere gli esami nell’ordine in cui si trovano.
Qualora ciò non dovesse essere possibile, il Corso di Laurea ha identificato delle “propedeuticità auspicabili” –cioè non formali- che sarebbe meglio seguire per garantire una maggiore coerenza al vostro percorso di studi e una migliore preparazione nell’affrontare discipline di livello successivo o esperienze laboratoriali e di tirocinio.
Si consiglia di svolgere gli esami dei seguenti insegnamenti come di seguito suggerito:
PRIMA
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DOPO
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Esame di “Progettazione e sperimentazione scolastica” (Ciani e Ferrari– secondo anno)
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- Esame di “Teorie e procedure di valutazione scolastica” (Vannini – quarto anno);
- Tirocinio 4° anno (T4)
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- Esame di “Pedagogia generale e sociale” (Fabbri, primo anno)
- Esame di “Pedagogia speciale per l'inclusione” (Sandri e Dainese, II anno)
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- Esame di “Pedagogia interculturale” (Bolognesi, terzo anno).
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- Esame di “Geometria e matematica di base” (Gimigliano, primo anno)
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- Esame di “Fondamenti di matematica e didattica della matematica” (terzo anno) e poi l'esame di “Didattica della matematica con elementi di statistica” (quinto anno).
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- Esame di “Letteratura e lingua italiana” (De Santis - primo anno)
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- Esame di “Linguistica italiana” (De Santis, terzo anno) e poi esame di “Didattica dell'italiano” ( De Santis, quarto anno)
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- Esame di “Psicologia dello sviluppo” (Sansavini, secondo anno)
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- Esame di “Psicologia della disabilità e dell'integrazione” (Guarini, terzo anno);
- Esame di “Psicopatologia dello sviluppo” (Mancini, quinto anno)
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Va da sé che lo schema in questione –in assenza di propedeuticità formali- è da intendersi come caldeggiato consiglio allo studio, nell’ottica di un percorso graduale che possa aiutarvi ad affrontare con più coerenza il vostro percorso di studi.