- si occupa dei bambini dai 3 ai 6 anni di età proponendo attività educative e didattiche volte all'apprendimento e alla socializzazione;
- svolge un ruolo importante per la formazione complessiva della personalità dei bambini e delle bambine;
- contribuisce all'educazione e allo sviluppo dei bambini, stimolandone l'autonomia, l'apprendimento e la creatività;
- contribuisce ad elaborare ed attuare il Piano dell'Offerta Formativa (PTOF), in cui vengono indicate le linee guida del percorso educativo e formativo offerto dalla scuola;
- elabora inoltre programmazioni educative e didattiche in cui sono indicati gli interessi e le competenze di ogni bambino, gli obiettivi educativi da raggiungere, i percorsi, i modi e i tempi dell'apprendimento;
- infine, l'Insegnante ha anche il compito di garantire una continuità educativa con la successiva scuola primaria.
La figura professionale si caratterizza per competenze legate all'esercizio di funzioni comunicative e relazionali, educative , didattiche e valutative, di programmazione e gestione degli interventi. Tali competenze comportano, a loro volta, la capacità di intervenire in fasi differenti del processo e di articolare le competenze acquisite su ambiti e contesti differenti.
La competenza relazionale e comunicativa, ad esempio, si esprime nei confronti del bambino e della sua famiglia, dell'intero gruppo classe e dell'assemblea di genitori, dei colleghi di classe, di plesso e del collegio dei docenti.
Le competenze educative, didattiche e valutative presuppongono, oltre alle necessarie conoscenze scientifiche e disciplinari, la capacità di organizzarle in funzione dell'età dei bambini e del contesto scolastico, sociale e culturale d'appartenenza. È pertanto necessario, al fine dello svolgimento della professione, acquisire competenze di lettura del bisogno formativo, di comprensione dei processi, di impiego flessibile dei metodi e di organizzazione dei materiali.
L'Insegnante della scuola dell'infanzia opera sia nelle scuole statali sia in quelle non statali, in particolare paritarie. Le possibilità di occupazione variano a seconda delle regioni e del tasso di natalità della popolazione. Il turn over (ricambio occupazionale) è molto elevato.
- insegna ai bambini dai 6 agli 11 anni (in alcuni casi dai 5 anni e mezzo) durante i primi cinque anni del ciclo obbligatorio (le vecchie elementari);
- crea le occasioni per far maturare le capacità di autonomia dell'alunno, trasmette conoscenze e abilità fondamentali per lo sviluppo della riflessione logico-critica e stimola l'acquisizione di mezzi linguistici;
- progetta la sua attività didattica, anche sperimentale, in maniera tale che gli consenta di individualizzare e personalizzare i percorsi di insegnamento-apprendimento, ascoltando, osservando, comprendendo gli allievi durante lo svolgimento delle attività, interpretandone i bisogni formativi e valutando l'efficacia degli interventi;
- contribuisce ad elaborare ed attuare il Piano dell'Offerta Formativa (PTOF), in cui vengono indicate le linee guida del percorso educativo e formativo offerto dalla scuola;
- elabora inoltre la programmazione didattica nella quale sono individuati gli obiettivi specifici per i singoli allievi, le metodologie didattica del processo di insegnamento-apprendimento, i criteri e le procedure per la valutazione degli apprendimenti;
- partecipa alle riunioni degli organi collegiali della scuola dove presta servizio, collabora alla progettazione e alla programmazione degli interventi con gli altri docenti, nonché alla documentazione delle attività didattiche e alla valutazione degli alunni per il passaggio al periodo successivo.
La figura professionale si caratterizza per competenze legate all'esercizio di funzioni comunicative e relazionali, educative , didattiche e valutative, di programmazione e gestione degli interventi. Tali competenze comportano, a loro volta, la capacità di intervenire in fasi differenti del processo e di articolare le competenze acquisite su ambiti e contesti differenti.
La competenza relazionale e comunicativa, ad esempio, si esprime nei confronti del bambino e della sua famiglia, dell'intero gruppo classe e dell'assemblea di genitori, dei colleghi di classe, di plesso e del collegio dei docenti.
Le competenze educative , didattiche e valutative presuppongono, oltre alle necessarie conoscenze scientifiche e disciplinari, la capacità di organizzarle in funzione dell'età dei bambini e del contesto scolastico, sociale e culturale d'appartenenza. È pertanto necessario, al fine dello svolgimento della professione, acquisire competenze di lettura del bisogno formativo, di comprensione dei processi, di impiego flessibile dei metodi e di organizzazione dei materiali.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito socio – pedagogico. Può essere necessaria una maggiore specializzazione e capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione.
Oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo, sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori.