progettista e direttore dei lavori di restauro della basilica di Santa Maria della Sanità in Napoli
Fondazione di Comunità San Gennaro ONLUSe delle Cooperative Sociali “La Paranza” - “Iron Angels”- “Officina dei talenti”
Per vivere il presente bisogna avere una visione, quella che permette di recuperare i beni comuni e il capitale umano. L’economia politica, deve cedere il passo ad un’economia civile. Il passato concede alla ricerca d’identità del presente profonde radici.Alla Sanità «la figlia prediletta del Caos» come la definisce Ermanno Rea, in “Nostalgia,” suo romanzo postumo, tutto avviene e convive contemporaneamente. La tradizione, nutrita dalla memoria, e la creatività, vanno a seminare meraviglie nelle menti.La domanda che ci si è posti anni fa era quella di come rigenerare questa periferia urbana ed esistenziale allocata nel cuore stesso di Napoli.La risposta era sotto gli occhi: trasformare gli spazi in luoghi. È iniziato, cosi’, un vivace e creativo utilizzo del territorio, sono stati riaperti spazi abbandonati (case canoniche, conventi,congreghe, giardini) e questi spazi, ora luoghi, sono stati affidati ai giovani. Sono ora strutture recettive, luoghi per l’aggregazione, piccoli orti urbani, luoghi dove si impara a dominare la parola, dove si fa teatro, danza, musica, bottega, laboratorio di restauro.Questo lo spirito che sta trasformando i monumenti in elementi attivi e propulsivi nella quotidianità e nel presente dei propri abitanti, che ne sono divenuti consapevoli custodi, mostrando la capacità dei luoghi, delle architetture e degli spazi urbani, nonché dell’arte, di sostenere e promuovere le relazioni tra le persone, di imprimere qualità al loro quotidiano e di costruire comunità. Il restauro della Basilica di Santa Maria della Sanità, arricchito da un senso di scopo ulteriore e contaminato dall’inevitabile innesco di relazioni virtuose, travalicando il mero fine della cura e della tutela del bene, ne ha interpretato appieno il processo di rivitalizzazione “utile”, facendosi caposaldo e propulsore per il territorio, di una inarrestabile dinamica di rinascita: il Modello Sanità.
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Maria Teresa Minervini, architetto, dal 1994 al 2017 è stata funzionario presso le Soprintendenze ai BAAS (ora ABAP) prima di Salerno e poi di Napoli. Ha curato i restauri di Villa Rufolo a Ravello (SA), la riqualificazione ambientale del lago Fusaro a Bacoli (NA), interventi di restauro archeologico a Pompei ed Ercolano, ed a Napoli, fra gli altri, i restauri delle chiese del Gesu’Vecchio, di Santa Maria della Sapienza, dell’Incoronata, del chiostro maiolicato di Santa Chiara, della Biblioteca Brancacciana . Dal 2000 al 2017 ha curato le opere di restauro architettonico e di riqualificazione funzionale del complesso di Santa Maria della Sanità
Don Antonio Loffredo, ordinato sacerdote nel 1984, ha conseguito la specializzazione in teologia pastorale presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale.Prima di arrivare al Rione, è stato, già parroco nella periferia est di Napoli, cappellano volontario del carcere di Poggioreale. Dal 2001 è parroco nel Rione Sanità e Direttore delle Catacombe di Napoli.Consigliere di amministrazione di Fondazione di Comunità San Gennaro ONLUS, è promotore di numerose cooperative sociali e cooperative di produzione lavoro. (La Paranza-Iron Angels-l'Officina dei talenti -Sanitansamble)Nel gennaio 2007 è stato nominato cavaliere della Repubblica.Nel luglio del 2019 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Architettura presso l’Universita degli Studi “Federico II” di Napoli. Ha pubblicato Noi del Rione Sanità. La scommessa di un parroco e dei suoi ragazzi, Mondadori 2013 - Il Rione Sanità la visione di una comunità – Edizioni San Gennaro 2019