Laurea Magistrale in Biologia marina

Esperienza di Overseas di Federico Gaiti

Report di esperienza di Overseas

Investigations on the G-protein involved in cnidarian phototransduction

 L’Overseas è un programma di mobilità che offre la possibilità di trascorrere un periodo di studio in un’università di quattro continenti: Europa, Americhe, Asia, e Oceania. La prima domanda che uno si potrebbe porre è "Perché fare l’Overseas?".  Sicuramente per arricchire il proprio bagaglio sia dal punto professionale sfruttando l’occasione di frequentare corsi e lavorare in laboratorio apprendendo nuove tecniche e metodologie non utilizzate qui, sia dal punto di vista culturale sia linguistica essendo la divulgazione e letteratura scientifica in lingua inglese. La voglia di provare un sistema universitario differente e di confrontarsi con una cultura e abitudini molto diverse dalla nostra.  Può essere anche un banco di prova per capire se si è all’altezza di affrontare un’esperienza del genere: ho le competenze per farlo? I corsi frequentati in Italia mi hanno dato le basi? Ho dei gaps? Che cosa posso migliorare?  Ultimo ma non meno importante sicuramente è che possa rappresentare un possibile aggancio lavorativo post-laurea per un master o dottorato di ricerca.  Parlando della mia esperienza innanzitutto perché ho scelto UCSB? (University of California Santa Barbara).  È uno dei campus migliori negli Stati Uniti che investe molto nella ricerca e in un ambiente molto appassionante e avvincente organizzando spesso convegni e seminari molto interessanti su temi attuali. Ha un dipartimento di biologia marina molto rinomato con ottimi corsi e professori. Da non sottovalutare tutto quello che il campus offre, tra cui la possibilità di ogni tipo di attività ricreativa, spiaggia, corsi extra-scolastici, viaggi e attività organizzate, subacquea ed eventi di ogni tipo.  Più nel dettaglio io ho frequentato sette corsi universitari molto interessanti che vertono su temi attuali come appunto Biologia degli Abissi, Farmacologia Marina, Biostatistica, Oceanografia biologica, Ecologia della Conservazione ed Ecologia Tropicale. Ho frequentato un workshop sul tema di Restaurazione Ecologica e della Conservazione. Ho svolto un field work che mi è stato equiparato al laboratorio interdisciplinare dove ho indagato l’effetto d’inquinamento antropico luminoso di differente intensità sul tasso di consumo di kelp spiaggiato da parte di Anfipodi. Questo è stato possibile grazie ai campionamenti eseguiti direttamente nella spiaggia di fronte al campus, punto a favore della splendida ubicazione del campus. Da gennaio a settembre ho lavorato in un laboratorio di evoluzione, dove ho appunto svolto il tirocinio e la ricerca per la tesi. Occhi e vista sono spesso considerati incredibilmente complessi, sollevando la domanda di come l’evoluzione possa averlo prodotti. Obiettivo del laboratorio è esaminare le componenti degli occhi e della vista in un contesto filogenetico seguendo la loro evoluzione sin dalle origini. Il mio lavoro è consistito nello sviluppare tecniche transgeniche per abbattere l’espressione di geni coinvolti nel processo di fototrasduzione in Hydra e Haliplanella spp. e capire quale proteina G-Alpha e quale canale ionico sono coinvolti nel processo. Le metodologie utilizzate sono state diverse tra cui uso di tossine, saggi comportamentali in differenti condizioni di luce ma soprattutto tecniche molecolari come costruzione di un plasmide per il successivo studio di espressione genica e RNA interference. Un’esperienza così mi ha lasciato tanto. Sono rimasto molto ben impressionato dall’ambiente di lavoro, sempre molto appassionante con un confronto quotidiano con colleghi e professore e un lab meeting settimanale. Questo mi ha spronato a pormi sempre più domande di rilievo biologico e a cercare di avere sempre nuove idee. Sicuramente un aspetto positivo è il  fatto di avere mezzi adeguati a disposizione e tanta libertà e fiducia nei tuoi confronti e nel lavoro che stai facendo.  Ho appreso tante metodologie di laboratorio nuove e all’avanguardia, ho sicuramente ampliato il mio background frequentando corsi e seminari non esistenti altrove e tutto questo mi ha fatto capire ancora di più che la ricerca è la strada che vorrei intraprendere.  Non solo studio e lavoro ovviamente ma anche tanto sport, tanti viaggi (gigabyte di foto fatte) e tante amicizie che tuttora sto portando avanti a distanza di un anno. Sicuramente è un arricchimento dal punto di vista personale, dove puoi valutare la tua capacità di metterti in gioco. Ci sono alcune problematiche però, prima tra tutti quella che ci sono pochi corsi corrispondenti al piano didattico in biologia marina, ma devo dire che c’è grande disponibilità da parte del corpo docenti di Ravenna a ottimizzare il lavoro che è stato svolto all’estero. L’iter burocratico è lungo, le procedure e le domande di ammissione devono essere presentate un anno prima della partenza. Bisogna quindi avere le idee chiare già molto tempo prima facendo attenzione alle tempistiche e sostenere anche gli esami necessari, come il TOEFL per la lingua inglese.  Per terminare, un’esperienza unica che consiglierei vivamente a tutti e se l’idea è di continuare in ambito della ricerca può davvero essere un’opportunità unica da non lasciarsi scappare.