Il blu d'Europa nel verde d'Irlanda
Martedì 3 Maggio. Bologna ci accoglie in una delle sue più calde giornate primaverili. Ironico, visto che ci aspettano tre giorni nel Paese più piovoso d'Europa. Siamo 15 studenti, accompagnati dal professor Roberto Rizza, e siamo i vincitori del bando che ci ha portato a visitare il Centro Europeo di Ricerca per il Miglioramento della Qualità della Vita e del Lavoro - che per comodità chiameremo Eurofound - un centro nato nel 1975 che da più di quarant'anni fornisce dati e riflessioni su questi temi a partire dalle differenze che attraversano i vari Stati europei: differenze istituzionali, storiche e culturali.
Non me ne voglia Cisco, ma noi fortunatamente l'Irlanda l'abbiamo conosciuta in un ventoso giorno di sole che ci ha accompagnato per tutto il viaggio, insieme al disagio nei confronti dei mezzi pubblici: ogni biglietto doveva essere pagato solo in monete senza la possibilità di utilizzare banconote e ricevere resto! Così, con gli spicci che suonavano come un Charleston nelle nostre tasche, abbiamo visitato nei ritagli di tempo Dublino e i suoi parchi. E i suoi pub, ammettiamolo. Se sulla qualità del cibo si potrebbe recriminare qualcosa, la Guinness, moderatamente degustata, è riuscita tranquillamente a tappare le falle della cucina irlandese; d'altronde, come dice il motto, "il nero sta bene con tutto". E alla buona birra si accompagnava la tradizionale live music nei pub e per le strade, dando un tocco vitale e spensierato alle già tipiche vie della città, costellate di portoni variopinti e case in pietra viva e legno.
Ma non indugiamo sul motivo della nostra visita: il centro di ricerca Eurofound. Sorge in un quartiere fuori Dublino, precisamente a Loughlinstown, immerso nel verde di un immenso parco, spesso usato come motivo di riposo dai 104 ricercatori che vi lavorano e che contribuiscono a elaborare dati indispensabili sia per i singoli governi, sia per le strategie economiche dell'Unione: le surveys realizzate costituiscono infatti importanti fondamenta per le previsioni sui risultati da conseguire entro il 2020, data che l'Unione si è posta per raggiungere importanti e convergenti obiettivi economici e sociali. Il centro gode di un lauto finanziamento da parte dell'Unione, ampiamente ripagato con più di 100 report annualmente pubblicati sulle più disparate aree tematiche, tutti consultabili.
Lo staff ci ha accolto con grande professionalità e disponibilità, illustrandoci nel dettaglio le differenti indagini svolte da Eurofound e le metodologie utilizzate, particolarmente complesse quando si devono costruire banche dati contenenti 30 Paesi. Inoltre, l'accuratezza e la scientificità del loro operato lo rendono un centro fondamentale e un esempio di eccellenza nella ricerca sociale ed economica. Una particolarità del centro si riferisce alla gratuità dei dati già elaborati e dei microdati a disposizione di chiunque: un ingente apporto di conoscenza e di informazioni, che stanno alla base di un corretto esercizio della democrazia. Al suo interno vi lavorano statisti, sociologi, economisti di diversi Paesi: oltre ad essere un'eccellenza scientifica, è anche un esempio di un europeismo costruttivo e propositivo, un esempio delle potenzialità che può dare l'Unione, in barba a muri e "exit"!
E questa eterogeneità si trova anche girando per le strade della stessa Dublino: un crogiuolo di lingue, dallo spagnolo al tedesco all'italiano, attraversano le streets della città, serpeggiando tra i grandi parchi di St. Stephen Green, di St. Patrick Church, del Dublin Castle e del mastodontico Trinity College, luogo di culto per i migliori turisti, fotografi e per i migliori studiosi e letterati, senza trascurare i ponti che solcano il Liffey facendo sì che di notte il cielo, specchiandosi nel fiume, crei quello "stagno nero" tanto caro ai dublinesi.
E così, dopo tre brevi ed intensi giorni, il cielo d'Irlanda si chiude dietro di noi, solcato da nubi che oscurano il mare. E' il 5 maggio. Bologna ci accoglie con un'altra afosa e umida giornata.
Michele Consolini
Hanno partecipato al viaggio di istruzione:
Antonia Pica,
Agnese Gambuzzi,
Marina Facciani,
Simone Frezzato, , Rossella Cataleta,
Milena Bonfante ,
Nicola Vitali,
Michele Consolini,
Paola Carta,
Ilenia Maria Farruggia,
Linda Maggiorani,
Federica Volta,
Isotta Fugazzotto,
Irene Magnani,
Giorgia Cavallari,
Prof. Roberto Rizza
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