Lo sapevi che il primo programmatore della storia è stata una donna? Ada Lovelace nel 1843 progettava un algoritmo per la macchina di Babbage, il primo calcolatore programmabile dell’era moderna.
Da allora numerose altre donne hanno contribuito in modo determinante all’evoluzione di questa disciplina. Ad esempio, Hedy Lamarr nel 1942 studiò alcuni meccanismi di trasmissione radio alla base delle successive tecnologie Wi-fi. Uno dei più longevi linguaggi di programmazione, il COBOL, affonda le sue radici nel linguaggio e nel compilatori inventati da Rear Admiral Grace Hopper. Fondamentale inoltre l’apporto di Jean Jennings Bartik e il suo team alla definizione dei princìpi base della programmazione software.
Fattori sociali e culturali hanno poi fatto sì che gli uomini acquistassero un ruolo sempre più centrale in questa disciplina, ma il contesto sta cambiando e stiamo assistendo ad un’inversione di questo trend: l’Informatica è stata ed è una disciplina adatta alle donne e in cui le donne hanno ottenuto ottimi risultati.
Il nostro corso di Laurea rispecchia questa idea: il corso ha un numero sempre crescente di studentesse, così come è in crescita il numero di docenti donne.
Questo trend si estende non solo ad altri Atenei ma anche al mondo aziendale. Ginni Rometty è il CEO di IBM, Susan Wojcicki è il CEO di YouTube, Sheryl Sandberg è la direttrice operativa di Facebook. Non solo abilità manageriali, ma anche solide competenze informatiche, hanno permesso a queste donne di essere alla guida di aziende leader del settore.
E numerose sono le iniziative che la comunità scientifica e industriale sta mettendo in campo in questo ambito: la British Computer Society ha un gruppo di lavoro (BCSWomen) per supportare e creare un network tra donne che lavorano in ambito IT; ACM Women promuove iniziative di collaborazione tra ricercatrici, documenti e studentesse e conferenze scientifiche di settore; Women at Microsoft Initiative raccoglie più di cinquantamila persone, dipendenti e donne interessate al tema, attraverso iniziative di promozione, scambio e networking; Google Women supporta diverse attività su questo tema, tra cui borse di studio, eventi scientifici, e benefici per le dipendenti.
Sono tante e in crescita, quindi, le possibilità per una studentessa di informatica, sia durante gli studi che dopo la laurea.
E ci auspichiamo che siano sempre di più.