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6683 - Antropologia culturale ed etnologia
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE (KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING)Il/La laureato/a magistrale ha una conoscenza approfondita e critica: delle dinamiche socio-culturali alla base dei processi di costruzione della realtà; e del dibattito socio-antropologico contemporaneo sull'applicazione professionale del sapere etno-antropologico. Possiede altresì una comprensione avanzata dei processi della stratificazione sociale e delle dinamiche di genere. È in grado di applicare tali conoscenze attraverso un proficuo dialogo interdisciplinare per collocare analiticamente fenomeni squisitamente locali in seno a dinamiche storicamente profonde e geograficamente ampie.
Il/La laureato/a è competente nell'uso di metodologie interdisciplinari per applicare professionalmente il sapere appreso attraverso l'ideazione di ricerche originali, forme di ricerca-azione e di formazione-intervento. I risultati di apprendimento si conseguono attraverso la partecipazione a lezioni frontali e seminari durante i quali può essere prevista l'elaborazione di ricerche specifiche e attività laboratoriali. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso esami orali e/o scritti e attraverso la redazione di elaborati scritti su temi specifici.
Il/La laureato/a magistrale è in grado di valutare la rilevanza di un problema di ricerca, identificando le dinamiche socio-culturali che concorrono alla sua costruzione storico-sociale e alla sua naturalizzazione culturale. Sa inoltre individuare, raccogliere e analizzare le fonti necessarie alla sua problematizzazione in modo critico e ideare forme di intervento trasformativo. Queste capacità si sviluppano attraverso la riflessione critica su testi e durante le discussioni a lezione e consentono al/alla laureato/a di analizzare dati e fonti relativi a diversi contesti istituzionali, comunitari in relazione a specifici contesti storico-culturali. Il/La laureato/a è inoltre competente nell'adozione di una prospettiva globale, applicando metodologie interdisciplinari e nella comunicazione efficace dei risultati delle proprie analisi.
Il corso utilizza una metodologia che combina lezioni frontali, seminari ed esercitazioni individuali e di gruppo. Studenti e studentesse sono incoraggiati a sviluppare le loro capacità critiche e analitiche attraverso la lettura e la discussione collegiale di testi e ricerche di livello accademico. La verifica della loro preparazione si svolge attraverso la produzione di elaborati scritti e/o prove orali. Gli insegnamenti prevedono diverse modalità didattiche, privilegiando la forma seminariale per gli ambiti di applicazione individuati, richiedendo a studenti e studentesse una partecipazione attiva al processo di apprendimento in aula e capacità di discutere e argomentare i temi proposti sui testi d'esame sia in forma scritta sia in forma orale.
Il/La laureato/a magistrale è in grado di operare in contesti caratterizzati da pluralismo linguistico, socio-culturale e religioso, sapendo valutare criticamente le ricadute sociali, simboliche, culturali e l'impatto ambientale, economico e politico del proprio lavoro; sa individuare il contributo specifico che le discipline socio-antropologiche possono apportare nell'affrontare temi e problemi posti dalle differenze e disparità sociali; è capace di declinare criticamente la rilevanza pubblica e sociale delle discipline socio-antropologiche all'interno dei processi istituzionali per la comprensione e valorizzazione delle differenze sociali e culturali; sa individuare attori chiave da coinvolgere nelle proprie ricerche e conosce approfonditamente le metodologie di indagine etnografica per affrontare l'analisi qualitativa di dati con particolare attenzione alle implicazioni socio-politiche dei processi di costruzione, stratificazione e mutamento socio-culturale.
L'autonomia di giudizio di studenti e studentesse viene promossa e verificata attraverso esercitazioni, seminari, esperienze di tirocinio, prove orali e scritte di verifica e attraverso la prova finale.
Il/La laureato/a magistrale è in grado di: dialogare efficacemente con figure esperte di altri ambiti disciplinari e professionali; facilitare la comunicazione tra soggetti istituzionali e non, in contesti caratterizzati da pluralismo culturale, linguistico e religioso; individuare registri comunicativi adeguati a mettere in luce la rilevanza delle differenze socio-culturali per la società contemporanea; comunicare efficacemente i risultati delle proprie ricerche attraverso codici comunicativi diversi (verbali, visuali, corporei) e culturalmente differenziati. Le abilità comunicative vengono sviluppate e verificate attraverso seminari, laboratori, lavori di gruppo e attraverso la prova finale.
Il/La laureato/a magistrale è in grado di: adottare un atteggiamento autoriflessivo e critico verso le proprie e altrui forme di conoscenza; assumere una postura volta all'ascolto e al dialogo, sorretta da una attitudine metodologicamente improntata al confronto e alla promozione di percorsi partecipativi; apprendere gli stili di pensiero e le pratiche culturali che informano i contesti presso i quali svolge la propria attività di ricerca e/o professionale; individuare fonti rilevanti e pertinenti per documentarsi e approfondire adeguatamente le proprie competenze, sia nel campo della ricerca sia nell'ambito dell'intervento. La capacità di apprendere viene conseguita da studenti e studentesse, e verificata nel percorso di studi nel suo complesso, attraverso lo studio individuale previsto per il superamento di ciascun esame, alla preparazione di progetti individuali e/o di gruppo e all'attività svolta in vista della prova finale.