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6772 - Biologia marina
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE (KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING)Il Biologo Marino è un esperto di ecosistemi marini e costieri nonché della conservazione della biodiversità e della gestione sostenibile di risorse naturali del mare; pertanto, si occupa dei processi biologici, ecologici ed ambientali degli ecosistemi marini ai fini della valorizzazione, conservazione e gestione delle risorse, degli organismi marini e dei loro habitat. Il Biologo Marino può svolgere anche il ruolo di divulgatore scientifico e didattico.
Nel dettaglio il Biologo Marino possiede le seguenti conoscenza e competenze tecnico-scientifiche e organizzativo-gestionali:
- sviluppo e implementazione di programmi di monitoraggio e piani di conservazione degli ambienti marini e delle specie che li popolano;
- sviluppo e implementazione di piani di gestione ecocompatibile delle risorse naturali marine;
- sviluppo e implementazione di programmi di ricerca scientifica nel settore della conservazione della biodiversità e gestione ecocompatibile delle risorse naturali marine;
- rappresentazione e illustrazione sintetica dei dati ottenuti mediante tecnologie ICT e GIS;
- coordinamento delle attività e dei processi di filiera produttiva nei settori delle biotecnologie "blue", ittici e dell'acquacoltura, dal recupero delle risorse primarie alla loro trasformazione.
Possiede inoltre competenze comunicativo-relazionali quali:
- attivazione e gestione delle relazioni con interlocutori privati e pubblici operanti nel settore, ivi inclusi le associazioni di categoria, le associazioni dei consumatori, le associazioni ambientaliste, gli enti di controllo e finanziatori nazionali, comunitari ed internazionali e cura dell'immagine dell'azienda e dell'ente datore nel settore della sostenibilità ambientale marina e della qualità dei prodotti;
- redazione di rapporti, dossier, relazioni e proposte con contenuti e formattazione intellegibili ai vari livelli (pubblico, aziendale) e nei diversi contesti socioculturali (produttivo, ricerca, gestionale) e linguistici (nazionale, comunitario e internazionale);
- coinvolgimento dei portatori di interesse, pubblici e privati, e dei cittadini in programmi di ricerca e monitoraggio ambientale (citizen science).
Il laureato magistrale in Biologia Marina sa applicare le conoscenze maturate nel percorso formativo ai fini di:
- identificare gli habitat marini e fornire una valutazione quali-quantitativa della loro biodiversità e del loro valore naturale, socioeconomico e culturale;
- identificare gli organismi viventi marini, ivi inclusi i prodotti ittici nei vari stadi della filiera di produzione e commercializzazione;
- analizzare e controllare le interazioni organismo-ambiente, nonché le reti di interazioni ambientali ed ecologiche (ivi incluse quelle alterate dall'attività antropica) negli habitat marini, costieri e di transizione, sia naturali sia artificiali;
- programmare, sviluppare e gestire, in un contesto presente e futuro di sostenibilità ecologica, le attività di sfruttamento, industriale, socioeconomico e culturale degli habitat marini (ivi incluse le attività ricreativo-naturalistiche, di tutela del patrimonio naturale marino, di pesca e acquacoltura) sulla base della normativa vigente nazionale ed europea ed in linea con le politiche economiche marine europee, internazionali e nazionali;
- progettare e implementare programmi di ricerca nel settore della biologia marina, delle biotecnologie "blue" e dello sfruttamento sostenibile delle risorse marine;
- relazionarsi ai livelli scientifico e gestionale con i vari attori dei settori: aziende, associazioni di categoria, enti privati e pubblici, associazioni di consumatori e ambientaliste;
- operare nel settore della divulgazione scientifica, naturalistica e ambientale, nonché della scienza partecipata (citizen science).
Il laureato magistrale:
- è capace di progettare con rigore scientifico una ricerca, di definirne le ipotesi da verificare, impostando in modo adeguato i disegni sperimentali
- ha la capacità di analizzare, interpretare e rappresentare i risultati in autonomia;
- è in grado di individuare il problema analitico e di produrre idee e soluzioni originali ed innovative;
- possiede capacità di valutazione dello stato di sfruttamento delle risorse biologiche marine in termini di costi-benefici sia per le attività produttive sia per il patrimonio naturale marino (ivi inclusi sia gli organismi viventi che gli habitat in cui vivono);
- è capace di quantificare gli effetti delle varie forme di alterazione dell'ambiente marino e delle sue conseguenze sulla biodiversità e sul funzionamento degli ecosistemi;
- applica i principi di deontologia professionale e un approccio scientifico alle problematiche ambientali ed ecologiche.
Oltre che dalle capacità analitiche acquisite, l'autonomia di giudizio viene maturata dallo studente attraverso il confronto con il docente, i colleghi ed esperti esterni in occasione della esposizione degli elaborati prodotti per le attività di laboratorio e nella discussione critica in aula di articoli scientifici tratti dalla letteratura internazionale. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene anche tramite la valutazione della capacità di lavorare in autonomia ed in gruppo, durante l'attività di preparazione della prova finale.
Il laureato magistrale:
- possiede capacità di esposizione e presentazione del proprio sapere integrato attraverso elaborati scritti, grafici e multimediali;
- è capace di comunicare in lingua italiana e straniera (inglese) scritta e orale;
- possiede capacità di problem solving;
- è capace di lavorare in gruppo;
- è capace di lavorare in ampia autonomia;
- possiede capacità di trasmissione e divulgazione dell'informazione su temi biologici d'attualità
- sa comunicare in lingua inglese a livello avanzato.
Lo studente ha l'opportunità di sviluppare le abilità comunicative scritte ed orali in occasione dell'esposizione in aula dei risultati delle attività di laboratorio e delle attività sul campo, di esercitazioni di gruppo e con la lettura critica di articoli scientifici. Alcune attività formative prevedono, inoltre, la redazione di elaborati scritti e valutazioni in itinere dell'apprendimento tramite prove scritte utili per apprendere come redigere testi di natura scientifica e per facilitare la stesura dell'elaborato finale. Sono previste sia l'acquisizione delle quattro abilità linguistiche (lettura, scrittura, ascolto, e dialogo) tramite sia l'apprendimento e la verifica delle conoscenze della LINGUA INGLESE di livello B2 sia la frequenza vincolata delle lezioni di moduli didattici tenuti da docenti stranieri, proposti secondo criteri che verranno specificati in itinere dal corso di studi, in coerenza alle prescrizioni degli Organi accademici. Inoltre la lingua inglese viene appresa e verificata anche attraverso la comprensione di articoli scientifici e libri di testo adottati dai docenti anche in preparazione della prova finale e della tesi di laurea.
Capacità di apprendimento Il laureato magistrale:
- possiede adeguate capacità per lo sviluppo e l'approfondimento delle seguenti tipologie didattiche: teorica, sperimentale, tecnologica e mediante osservazione diretta in campo;
- possiede capacità di applicazione dei metodi di studio, capacità di lavorare per obiettivi, capacità di lavoro in gruppo ed in modo autonomo;
- è capace di consultare materiale bibliografico, banche dati e altre informazioni in rete;
- possiede strumenti conoscitivi di base per un continuo aggiornamento delle conoscenze.
Le capacità di apprendimento sono conseguite durante tutto il percorso di studio tramite le diverse strategie e modalità didattiche adottate dai singoli docenti che possono privilegiare il lavoro individuale, di gruppo o il confronto. In particolare, è previsto un supporto tutoriale e l'affiancamento allo studente nello studio, nella ricerca bibliografica e di aggiornamento e nella analisi e rielaborazione dei testi delle relazioni. La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, indicando un peso specifico per il rispetto delle scadenza, richiedendo la presentazione di dati reperiti autonomamente, mediante l'attività di tutorato nello svolgimento di progetti e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dell'attività relativa alla prova finale.