Criteri per l'attribuzione del voto di laurea

Il voto di laurea dipende da due fattori:

• la media ottenuta negli esami di profitto
• la qualità del lavoro di tesi svolto.

Il lavoro svolto può essere indifferentemente modellistico, teorico o sperimentale: non è premiante il tipo di lavoro, ma la qualità.

Se il Relatore della tesi ritiene che il lavoro svolto sia particolarmente apprezzabile, può chiedere al Presidente della Commissione di Laurea l’assegnazione di un controrelatore. La richiesta, di norma, deve essere effettuata almeno un mese prima della data di laurea prevista.

Il voto di laurea viene attribuito dalla Commissione di Laurea secondo i seguenti criteri:

1. viene calcolata la media in 30esimi pesata sui CFU di ogni insegnamento con voto (idoneità e lodi non sono considerate)
2. la media viene divisa per 30 e moltiplicata per 110. Il risultato viene arrotondato al secondo decimale.
3. al risultato del punto 2 viene sommato un punteggio attribuito all’elaborato. Il punteggio massimo conseguibile è pari a 5 punti + arrotondamento (anche in eccesso), o a 7 punti + arrotondamento anche in eccesso, se alla tesi è stato assegnato un controrelatore. Il punteggio viene attribuito sommando: fino a 3 punti attribuiti su richiesta del Relatore; fino a due punti attribuiti su richiesta del Controrelatore; fino a due punti su decisione della Commissione di Laurea. La Commissione di Laurea decide anche in merito all’arrotondamento (per eccesso o per difetto) del voto finale. I punteggi proposti da Relatore, Controrelatore o Commissione non necessariamente sono numeri interi.
4. se il voto finale risulta superiore a 110 ma inferiore a 113, il voto finale è pari a 110
5. se il voto finale è uguale o superiore a 113, il relatore può proporre di attribuire la lode. La proposta deve essere approvata all’unanimità dalla commissione di laurea

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