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8532 - Progettazione e gestione degli ecosistemi agro-territoriali, forestali e del paesaggio
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:AREA DI APPRENDIMENTO: DISCIPLINE DI BASE
Il laureato magistrale acquisisce:
• la capacità di utilizzare i principali strumenti economici di valutazione territoriale ed ambientale di tipo monetario e non monetario;
• la conoscenza e la capacità di lettura, analisi e valutazione delle cartografie catastali, dei relativi documenti e degli atti di aggiornamento;
• la conoscenza dei principali ecosistemi della vegetazione italiana, nonché degli habitat tutelati a livello europeo ad essi collegati e delle principali normative e strumenti regionali, italiani ed europei per la conservazione della biodiversità;
• le conoscenze relative alle procedure di monitoraggio delle risorse forestali, con particolare attenzione alle più recenti tecniche basate sul telerilevamento da aereo e da satellite;
• le procedure metodologiche, gestite attraverso un idoneo sistema informativo geografico, per individuare le unità di paesaggio, definire le delineazioni pedologiche, caratterizzare le diverse tipologie di suoli, descriverne i profili e classificarli;
• gli elementi di base per lo studio dell'analisi agronomica ed ambientale del territorio e degli ecosistemi agrari e gli elementi pratico-applicativi per la gestione della flora infestante nelle aree silvo-pastorali, forestali, ricreative e non agricole;
• una adeguata preparazione scientifica sugli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
• una adeguata preparazione scientifica sui principi generali della geotecnica agraria ed agro-forestale;
• la capacità di affrontare lo studio del territorio al fine di prevenirne il degrado, attraverso il controllo dell'erosione del suolo e la corretta gestione delle acque;
• gli strumenti teorici e pratici per analizzare e valutare lo stato di una stazione forestale allo scopo di migliorarne i caratteri di stabilità e naturalità, alla luce della normativa vigente a livello nazionale e regionale.
AREA DI APPRENDIMENTO: ANALISI E MONITORAGGIO DEGLI ECOSISTEMI
Il laureato magistrale acquisisce:
• gli strumenti teorici e pratici per valutare il grado di sensibilità e di vulnerabilità dei suoli e delle acque in funzione delle condizioni ambientali e/o degli interventi antropici sul territorio in ottemperanza alle normative legislative comunitarie, nazionali e regionali;
• le basi della modellistica applicabile nella pratica agraria;
• le competenze per valutare, analizzare e, in linea teorica, prevedere i principali processi autodepurativi attuati dal sistema suolo-pianta nei confronti di inquinanti organici e inorganici tramite processi ritentivi e degradativi;
• le conoscenze dei principali strumenti disponibili per la valutazione della qualità chimica e biochimica del suolo;
• conoscenze aggiornate sul ruolo dei microrganismi nella degradazione di inquinanti antropogenici presenti in diversi habitat naturali, con particolare riferimento alle acque e al suolo.
AREA DI APPRENDIMENTO: PROGETTAZIONE E GESTIONE DEGLI SPAZI VERDI
Il laureato magistrale acquisisce:
• le conoscenze sulle tecniche costruttive, tradizionali e moderne, di edifici per le attività tipiche del territorio rurale e sui caratteri costitutivi del paesaggio rurale nel rapporto fra edifici e contesto;
• le principali conoscenze relative alla concezione europea contemporanea del paesaggio, attraverso letture teoriche ed una disamina critica di esempi inerenti il progetto di paesaggio nella compagine internazionale;
• le conoscenze relative all’intero ciclo della progettazione di spazi verdi, parchi e giardini, dallo studio e rilievo dell’area fino al disegno esecutivo della parte progettuale e di successiva manutenzione;
• la conoscenza del quadro teorico, degli strumenti operativi e delle normative utili alla progettazione e alla realizzazione di un piano di marketing territoriale, con specifico riferimento alle strategie ed alle politiche comunitarie di sviluppo rurale;
• le conoscenze relative alle tendenze evolutive delle politiche agroambientali ed ambientali in atto nell'UE anche in riferimento al quadro normativo in essere ed atteso;
• la comprensione delle relazioni fra l'agricoltura e l'ambiente e l'impatto delle politiche agricole, agroambientali ed ambientali sulla gestione degli ecosistemi e sull'assetto del territorio.
AREA DI APPRENDIMENTO: DISCIPLINE DI BASE
Il laureato magistrale è in grado di:
• comprendere le procedure e collaborare ai principali casi di analisi di rilevanza territoriale, con particolare riferimento alla valutazione di impatto ambientale;
• condurre una valutazione territoriale, in linea con le indicazioni delle politiche e delle normative comunitarie;
• rappresentare tramite CAD le planimetrie catastali di un fabbricato rurale per la redazione degli elaborati richiesti per gli atti di aggiornamento;
• impiegare le cartografie catastali nei sistemi GIS per lo svolgimento di analisi territoriali;
• caratterizzare gli ecosistemi e gli habitat in funzione della loro stabilità/instabilità dinamica in previsione degli interventi da intraprendere per la loro gestione conservativa;
• valutare il ruolo che gli ecosistemi e gli habitat trattati svolgono ai fini della conservazione della biodiversità del territorio italiano e europeo;
• scegliere le specie idonee per la realizzazione di ripristini ambientali e progettarne le modalità di inserimento nell'ambiente;
• eseguire il rilievo e il monitoraggio delle risorse forestali;
• integrare le misure in campo con rilievi basati sul telerilevamento da aereo e da satellite;
• classificare i suoli in funzione delle caratteristiche pedogenetiche, chimico-fisiche e delle tassonomie internazionali;
• redigere cartografie dei suoli mediante l'utilizzo di strumenti di telerilevamento, il rilievo di campo e l'applicazione dei GIS;
• riconoscere le principali erbe infestanti;
• conoscere ed applicare le tecniche agronomiche per la salvaguardia ambientale del territorio; gestire la flora spontanea nelle aree agricole e non agricole;
• applicare le conoscenze acquisite nell’ambito delle aziende in territori agro-forestali nel contesto dell’approvvigionamento energetico;
• applicare le conoscenze acquisite alla meccanica del suolo nell'ambito della progettazione, tutela e gestione delle risorse territoriali;
• valutare gli agenti, i fattori e la dinamica dell'erosione idrica ed eolica ed il rischio di desertificazione;
• conoscere i metodi di misura ed i modelli per la stima dell'erosione;
• valutare i fondamenti della circolazione delle acque superficiali e del sottosuolo;
• applicare i metodi di elaborazione degli eventi estremi (portate e precipitazioni);
• conoscere i metodi e i modelli per la stima della portata fluviale;
• conoscere ed applicare le tecniche di ingegneria naturalistica per il controllo dell’erosione sui versanti, in alveo ed eolica;
• progettare ed eseguire interventi di recupero, riabilitazione e riqualificazione di stazioni forestali e di ambiti territoriali degradati;
• progettare ed eseguire interventi di gestione forestale in ambiti territoriali sottoposti a vincoli naturali ed antropici, nel rispetto della normativa vigente;
• progettare ed eseguire interventi di afforestazione.
AREA DI APPRENDIMENTO: ANALISI E MONITORAGGIO DEGLI ECOSISTEMI
Il laureato magistrale è in grado di:
• effettuare interventi per una gestione razionale delle risorse suolo ed acqua in funzione delle condizioni ecosistemiche e delle caratteristiche pedologiche;
• eseguire valutazioni di capacità d’uso dei suoli in funzione dei caratteri ambientali e delle azioni antropiche;
• organizzare campagne di monitoraggio per valutare il grado di impatto causate da differenti tipologie di degrado e di potenziale contaminazione delle risorse suolo ed acqua;
• effettuare analisi di laboratorio dei macrodescrittori e di alcuni inquinanti organici ed inorganici di acque provenienti da corpi idrici naturali e di depurazione;
• pianificare correttamente un esperimento agro-ambientale utilizzando schemi, serie temporali e spaziali di esperimenti, e interpretare statisticamente le relazioni tra i parametri misurati;
• correlare il comportamento degli inquinanti nel sistema suolo-pianta in funzione delle caratteristiche chimico-fisiche degli stessi e del terreno considerato;
• scegliere gli indicatori di qualità più adatti a descrivere la qualità del suolo in funzione del pedo-clima e della destinazione di uso;
• giudicare ed interpretare analisi relative alle proprietà chimiche, biochimiche e funzionali del suolo;
• valutare l’impatto di eventi di natura antropica e/o naturale sulle proprietà chimiche e biochimiche del suolo;
• gestire e monitorare interventi di biorisanamento per la bonifica di acque e suoli contaminati;
• elaborare una propria opinione sui fenomeni studiati e trasmettere la conoscenza acquisita ad altri.
AREA DI APPRENDIMENTO: PROGETTAZIONE E GESTIONE DEGLI SPAZI VERDI
Il laureato magistrale è in grado di:
• effettuare una lettura quali-quantitativa della genesi, dello stato di fatto e dei punti critici e di pregio del paesaggio rurale;
• applicare metodi di valutazione dei contesti paesistici e degli aspetti caratterizzanti il rapporto edifici-paesaggio; applicare criteri di progettazione atti a favorire il recupero e la valorizzazione dei caratteri tradizionali del paesaggio rurale ed il corretto inserimento dei nuovi manufatti;
• leggere criticamente indirizzi, normative e strumenti di pianificazione territoriale paesistica dalla scala europea a quella locale;
• valutare l’area di cantiere per la realizzazione di spazi verdi in funzione dello stato di fatto e della futura realizzazione;
• predisporre l'intera documentazione necessaria per la realizzazione di un progetto e della successiva manutenzione;
• interpretare lo stato dei luoghi come risultato delle indicazioni legislative vigenti e valutare i possibili scenari futuri ai fini di uno sviluppo sostenibile del paesaggio rurale;
• esplicitare le scelte attraverso la padronanza di strumenti ed i metodi della pianificazione e progettazione paesaggistica;
• applicare le competenze acquisite nella valutazione dell'influenza esercitata dalle attività economiche sulla gestione delle risorse ambientali e sullo stato del territorio.
Il laureato magistrale:
• è in grado di valutare in autonomia la qualità ed efficacia dei risultati ottenuti in funzione della propria attività di progettazione, monitoraggio e/o analisi, grazie all'adeguato utilizzo di strumenti e di tecniche operative basate su dati oggettivi, supportata da una consolidata esperienza nel campo dei sistemi informativi geografici e territoriali, nonché della validazione del dato mediante test a confronto con standard nazionali ed internazionali;
• è in grado di valutare in autonomia il riscontro della sua attività in funzione dell'applicazione e della valorizzazione della sua attività progettuale da parte di amministrazioni pubbliche o di imprese private;
• è in grado di trasferire i risultati ottenuti dalle proprie attività di studio utilizzando report cartacei od informatizzati, database georeferenziati, cartografie ed immagini da remote sensing, elaborati di dati statistici.
L'autonomia di giudizio viene sviluppata in particolare tramite esercitazioni, seminari organizzati, preparazione di elaborati, in occasione dell'attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale di tesi.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione degli insegnamenti del piano di studio e la valutazione del grado di autonomia e capacità di lavorare, anche in gruppo, durante l'attività assegnata in preparazione della prova finale.
Il laureato magistrale:
• ha una formazione sia teorica che pratica che lo mette in grado di partecipare a gruppi di lavoro e collaborare, in particolare con architetti, ingegneri ed esperti nelle scienze ambientali, nella veste di esperto di pianificazione del paesaggio, di gestione di parchi e giardini e di interventi per la conservazione e la salvaguardia di aree protette;
• ha le capacità di comunicare i contenuti del proprio lavoro attraverso la predisposizione di presentazioni informatizzate e/o la redazione di rapporti sintetici, con finalità scientifiche o di divulgazione anche in lingua straniera;
• è in grado di comunicare con altre professionalità, in particolare con architetti, ingegneri, esperti in scienze ambientali;
• è in grado di divulgare le sue conoscenze a non esperti nel settore e alla scuola utilizzando un linguaggio adeguato e strumenti didattici idonei.
Possiede una conoscenza della lingua inglese a livello B2. La prova di verifica di Ateneo della conoscenza della lingua inglese completa l'accertamento dell'acquisizione delle abilità comunicative. Potranno essere previste sia l'acquisizione delle quattro abilità linguistiche (lettura, scrittura, ascolto, e dialogo) sia la frequenza vincolata delle lezioni, secondo criteri che verranno specificati in itinere dal corso di studi, in coerenza alle prescrizioni degli Organi accademici.
Le abilità comunicative scritte ed orali sono particolarmente sviluppate in occasione di seminari, esercitazioni, attività formative che prevedono anche la preparazione di relazioni e documenti scritti e l'esposizione orale dei medesimi.
L'acquisizione e la valutazione/verifica del conseguimento delle abilità comunicative sopraelencate sono previste, inoltre, tramite la redazione della prova finale di tesi e la discussione della medesima.
Il laureato magistrale:
• è in grado di mantenersi aggiornato sui metodi, tecniche, strumenti e normative inerenti la professione consultando opportune banche dati;
• è in grado di consultare fonti normative o reperire informazioni, in autonomia, circa l'introduzione di nuove strumentazioni di settore, metodologie di ricerca e di monitoraggio.
Le capacità di apprendimento sono conseguite nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuale, all'attività svolta per la preparazione della prova finale di tesi.
La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative che implicano la presentazione di dati reperiti autonomamente, lo svolgimento di progetti e la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata anche durante lo svolgimento dell'attività relativa alla prova finale, con particolare attenzione al rigore metodologico.
la distribuzione delle ore di lavoro complessive, offre allo studente la possibilità di verificare e di migliorare continuamente la propria capacità di apprendimento. Analogamente anche l'elaborato per la prova di tesi finale contribuisce al raggiungimento di questa abilità, prevedendo che lo studente si misuri e comprenda informazioni nuove, non necessariamente fornite dal docente relatore.