I laureati magistrali si formano sia nelle nuove metodologie e tecniche dell'archeologia sia nelle tradizionali discipline storiche, filologiche e artistiche. E' perciò necessario che chi frequenta il corso di laurea magistrale disponga di una conoscenza almeno basilare delle lingue, delle culture, delle storie del mondo greco e romano, del Vicino Oriente e di almeno una lingua moderna europea.
Al termine del biennio i laureati magistrali acquisiscono:
- conoscenze avanzate di tipo scientifico, teorico, metodologico e operativo in campo umanistico (contesto specifico delle lingue classiche, conoscenza della storia e della storia dell'arte nelle età preistorica, protostorica, classica e post-classica, in ambito mediterraneo e mediorientale) ed abilità nell'utilizzo delle fonti scritte antiche;
- competenze utili alla gestione e conservazione del patrimonio archeologico (metodologie e tecniche dello scavo, indagine archeologica, disegno, classificazione dei materiali, valorizzazione museale)
- conoscenza dell'informatica applicata ai contesti archeologici e abilità nell'uso degli strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza (come il rilievo topografico e architettonico, manuale e strumentale, analisi geofisiche ecc.).
La ricca offerta formativa, costituita dagli insegnamenti e dai laboratori, garantisce una formazione professionalizzante di rara completezza nel panorama nazionale. Per quanto riguarda i laboratori, ad esempio, sono attualmente previste attività legate alla Cartografia tematica e allo studio dei diversi campi specifici dell'Archeologia: in questo secondo ambito è offerta allo studente la possibilità di scegliere tra laboratori incentrati sui materiali (dall'età del bronzo al basso medioevo), sul rilievo (topografia, GIS, geofisica, telerilevamento, rilievo degli apparati decorativi, archeologia del paesaggio) e sulla bioarcheologia (archeobotanica, archeozoologia, antropologia fisica).
Le capacità acquisite durante il corso di studi consentono ai laureati di utilizzare le metodologie di elaborazione dei dati archeologici per la formulazione di interpretazioni storico-culturali, di partecipare a missioni archeologiche e progetti internazionali, di operare inoltre, con funzioni di collaborazione, nelle strutture pubbliche e private competenti nella ricerca, nello studio, nella tutela e valorizzazione dei beni archeologici, nell'editoria e nelle attività di divulgazione culturale.