Vai alla Homepage del Campus di Ravenna Laurea in Giurista per le imprese e per la pubblica amministrazione

Prospettive

Profili professionali

Consulente giuridico per l'impresa

Funzione in un contesto di lavoro

Il Consulente giuridico per l'impresa si occupa di tutelare gli interessi di natura giuridica dell'impresa in cui opera, in tutti i campi del diritto che coinvolgono la vita aziendale. Il suo compito principale consiste nel tradurre, in termini giuridici, le scelte di politica dell'impresa e nel valutare le conseguenze legali delle decisioni gestionali, nonché nel far applicare all'impresa le disposizioni legislative che impongono obblighi all'impresa stessa. In particolare: - si occupa della gestione di aspetti contrattuali e di convenzioni anche in ambito internazionale; - coordina l'ufficio legale dell'impresa, fornendo assistenza e consulenza legale alle unità organizzative e curando controversie legali e contenziosi; - si occupa delle questioni legali legate a processi comunicativi e di informazione (tutela della privacy, tutela del diritto d'autore, tutela dell'immagine); - segnala all'impresa le opportunità, i rischi e le ricadute aziendali correlati a nuove disposizioni normative; - predispone, aggiorna e attiva tutte le procedure interne per gli adempimenti societari e di controllo (scadenze, libri e scritture obbligatorie, ecc.); - cura i rapporti con le amministrazioni e le istituzioni; - supporta l'ufficio commerciale dell'impresa; - tiene i rapporti con gli studi notarili per la stipula dei contratti a rogito esterno; tiene il repertorio degli atti soggetti a registrazione; - si occupa di arbitrati; gestisce contenziosi o controversie.

Competenze associate alla funzione

Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito giuridico e amministrativo (di tipo bancario, finanziario e tributario, agro-alimentare, sportivo, trasportistico e portuale, industriale, del lavoro e sindacale, penale in ambito commerciale, pubblico e privato sia nazionale che internazionale e comunitario), nonché il possesso di nozioni di macroeconomia, microeconomia, contabilità e gestione aziendale. Può essere necessaria una maggiore specializzazione e capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione. Oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo, sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi e dirigenti, professionisti e clienti pubblici e/o privati).

Sbocchi occupazionali

Opera in qualità di consulente legale interno o esterno presso: - uffici legali, commerciali, amministrativi e della comunicazione presso imprese e soggetti privati; - uffici legali, amministrativi e della comunicazione presso associazioni ed enti privati non lucrativi.


Consulente legale in amministrazioni ed enti pubblici

Funzione in un contesto di lavoro

Il Consulente legale in amministrazioni ed enti pubblici si occupa della stesura e del controllo di documenti amministrativi, di contratti e convenzioni, di delibere e protocolli, nonché dell'elaborazione di regolamenti e ordinamenti. Tutela gli interessi di natura giuridica dell'ente in cui opera in tutti i campi di diritto che coinvolgono l'attività istituzionale, in particolare: - è responsabile e/o gestisce i procedimenti amministrativi; - redige/controlla i testi contrattuali e convenzionali, nonché i bandi pubblici; redige e presenta rapporti o documenti; - si aggiorna costantemente sulla legislazione nazionale, comunitaria ed internazionale, relativa agli aspetti istituzionali; - supporta l'attività degli organi del vertice politico-amministrativo; fornisce supporto all'attività amministrativa degli altri uffici; - mantiene i rapporti con altri enti pubblici nazionali e locali per il corretto svolgimento delle pratiche istituzionali; - gestisce la fase precontenziosa delle controversie; rappresenta il raccordo istituzionale con l'Avvocatura dello Stato o di ente e/o studi legali.

Competenze associate alla funzione

Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze e capacità di tipo specialistico in ambito giuridico: amministrativo in generale (spec. procedimento e partecipazione) e nelle sue varie articolazioni settoriali (es. urbanistica, ambiente e territorio, appalti), nonché civilistico, giuslavoristico-previdenziale, etc. Può essere necessaria una maggiore specializzazione e capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione, oltre a competenze di base di contabilità e in materia di diritto finanziario. In ambito nazionale, la conoscenza del diritto dell'Unione europea è necessaria non solo per la corretta comprensione di rapporti tra fonti giuridiche settoriali, ma anche per la gestione dei rapporti tra enti (ad es. ai fini della partecipazione a bandi europei di cofinanziamento delle iniziative). Oltre a capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo, sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, professionisti e utenti pubblici e/o privati).

Sbocchi occupazionali

Il Consulente legale in amministrazioni ed enti pubblici può esercitare la propria professionalità a livello nazionale, europeo e internazionale. 1) In ambito nazionale, previa vincita di concorso indetto dalla Pubblica Amministrazione, può rivestire posizioni di elevata qualificazione a livello di governo locale (Comuni, Regioni, Province); negli Enti funzionali (ASL, Camere di Commercio, Università, Aziende pubbliche); negli organismi istituzionali nazionali (governativi, Parlamento, etc.); negli enti e comitati sportivi (CONI, Federazioni sportive nazionali, etc.); nelle Autorità di sistema portuali; nell'Agenzia delle Entrate; negli Ispettorati del Lavoro, etc. Egli può, inoltre, svolgere l'attività di Operatore dell'amministrazione giudiziaria (Cancellerie dei Tribunali e delle Procure). 2) In ambito europeo, previo superamento di concorso pubblico indetto dall'Ufficio europeo di selezione del personale, può rivestire ruoli negli organi e organismi europei (Commissione, Parlamento, Consiglio, Corte di giustizia, Corte dei conti, Comitato delle regioni, Mediatore europeo, Garante dei dati, etc.). 3) In ambito internazionale può svolgere la carriera diplomatica e accedere, tramite concorso, a ruoli a livello di Organizzazioni internazionali governative e non. Il Consulente legale può perfezionare la propria preparazione frequentando le Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento.



Proseguire gli studi

Il laureato potrà iscriversi ad uno dei numerosi Master di I livello organizzati dal Dipartimento di Scienze Giuridiche - DSG o da altri Dipartimenti dell'Ateneo (è necessario fare riferimento ai requisiti di accesso previsti dal corso di interesse). I Master sono corsi post lauream di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente o ricorrente nel settore di riferimento.
In particolare, è prevista l'attiviazione di un Master di I ciclo in Giurista e Consulente della sicurezza alimentare (Law and Food Safety), di specifico interesse per i laureati del CdS, volto a offrire una completa e approfondita formazione giuridica in materia di sicurezza alimentare.

Il laureato può anche proseguire i propri studi iscrivendosi ai corsi di Laurea Magistrale che prevedono come requisiti di accesso il possesso di un diploma di Laurea appartenente alla classe L/14. È inoltre prevista la possibilità di proseguire il percorso di studio presso il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, con iscrizione diretta al IV anno.

Il conseguimento della laurea magistrale permette l'iscrizione a Scuole di Specializzazione, di Dottorato di ricerca e ai Master di II livello (in ogni caso è necessario verificare i requisiti di ammissione previsti dai singoli corsi.