Vai alla Homepage del Campus di Ravenna Laurea Magistrale in Scienze e tecnologie per la sostenibilità ambientale

Prospettive

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5900 - Analisi e gestione dell'ambiente

Profili professionali

ANALISTA AMBIENTALE

Funzione in un contesto di lavoro

RUOLO Il ruolo della figura professionale dell'analista ambientale esperto in analisi e monitoraggio ambientale, è quello di occuparsi dell'acquisizione di dati ambientali di tipo chimico, fisico, geologico o biologico, anche integrati tra loro ed in matrici diverse (aria, acqua, suolo, sedimento, ambienti costieri, etc.) in campo o in laboratorio, occupandosi anche della progettazione delle attività. Inoltre, può svolgere specifiche consulenze sulla base della analisi di dati ambientali. L’attività è svolta in ambito pubblico e privato, anche come libera professione, a livello nazionale ed internazionale. FUNZIONI Le funzioni sono molteplici, svolte in comparti ambientali diversificati e con obiettivi diversi. Ad es: - progettazione e realizzazione di analisi spaziali di dati ambientali; - rilevazione inquinamento siti e organizzazione di interventi (es. messa in sicurezza, bonifiche); - accertamenti ambientali e redazione rapporti tecnici; - monitoraggio e controllo sulle attività di disinfestazione; -analisi e monitoraggio di ambienti costieri; - controllo di aree marine protette; - rilevamenti nelle profondità marine; - coordinamento di progetti e pianificazione delle specifiche tecniche da utilizzare (es. sistemi informativi territoriali); - coordinamento progetti e individuazione strumenti di supporto operativo idonee per lo studio dell’ambiente costiero (GIS, Remote Sensing, database management, modelli analitici e/o numerici, etc.); - consulenza per la pubblica amministrazione; - auditing ambientale; - consulenza tecnica in materia di inquinamento acustico, atmosferico, etc.; - consulenza in materia di sicurezza nell’ambito delle normative vigenti; - valutazione ambientale di piani e programmi; - consulenza ed elaborazione di valutazioni d’impatto ambientale; - consulenza ed elaborazione di valutazioni ambientali strategiche. Per acquisire maggiore autonomia e maggiori livelli di responsabilità nello svolgimento di alcune delle attività e funzioni elencate è necessario un costante aggiornamento nel campo legislativo e delle tecnologie disponibili.

Competenze associate alla funzione

Per lo sviluppo delle funzioni descritte, al laureato magistrale esperto in attività di analisi e monitoraggio sono richieste le seguenti competenze ed abilità: - utilizza consone ed avanzate metodologie; - elabora i disegni di campionamento; - utilizza sistemi informativi geografici; - elabora statisticamente i risultati acquisiti; - valuta le migliori opzioni di campionamento, nello spazio e nel tempo; - valuta le migliori metodologie analitiche disponibili. Oltre alle competenze sopra descritte, l'esperto ha: - autonomia, iniziativa, capacità di integrazione ed intuizione; - conoscenza di aspetti socio-economici e giuridici; - propensione per il continuo aggiornamento delle conoscenze; - elevata capacità organizzativa; - capacità di coordinamento di attività e persone; - capacità di inserirsi in contesti internazionali. Inoltre, è in grado di lavorare in gruppo interdisciplinare e di relazionarsi ed interagire con altri laureati ad es. in giurisprudenza, statistica, economia e commercio, ingegneri, biologi, geologi, chimici.

Sbocchi occupazionali

- Agenzie di prevenzione, protezione e controllo (es: ARPA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ENEA, ecc.); - aziende operanti in vari settori, anche a forte internazionalizzazione: energia; chimica industriale di base; etc.; - società di consulenza; - libera professione.


VALUTATORE AMBIENTALE

Funzione in un contesto di lavoro

RUOLO Il ruolo valutatore ambientale esperto in gestione ambientale e supporto alle decisioni è quello di occuparsi in maniera innovativa degli aspetti inerenti la gestione delle tematiche ambientali (impatti, miglioramenti, sistemi di gestione della qualità/sicurezza/ambiente, ecc.) all'interno dell'impresa privata o come consulente. FUNZIONI La figura professionale dell'esperto in gestione ambientale e supporto alle decisioni, può svolgere le seguenti funzioni: - implementare ed essere responsabile del sistema di gestione della qualità, della sicurezza e dell'ambiente nell'azienda; - seguire l’integrazione ambientale di fondi strutturali, anche in attinenza all’ambiente costiero; - identificare miglioramenti o risoluzione di problemi ambientali; - esaminare l’acquisizione di beni e servizi, in funzione dell’impatto sull’ambiente e dell’analisi del ciclo di vita; - gestire il sistema di raccolta dei dati ambientali; - utilizzare sistemi e modelli di supporto alle decisioni; - progettare e gestire interventi di conservazione, valorizzazione e ripristino delle risorse ambientali, volti alla salvaguardia del territorio costiero, all’ottimizzazione e alla tutela delle risorse idriche; - eseguire Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA); - eseguire Valutazioni Ambientali Strategiche (VAS). Per acquisire maggiore autonomia e maggiori livelli di responsabilità nello svolgimento di alcune delle attività e funzioni elencate è necessario un costante aggiornamento nel campo legislativo.

Competenze associate alla funzione

Per lo sviluppo delle funzioni descritte, al valutatore ambientale sono richieste le seguenti competenze ed abilità: - utilizza le migliori metodologie disponibili; - elabora lo schema delle funzioni aziendali; - valuta gli aspetti ambientali dell'azienda; - valuta gli adempimenti normativi in campo ambientale dell'azienda; - valuta gli impatti di attività e servizi. Inoltre, è in grado di lavorare in gruppo interdisciplinare e di relazionarsi ed interagire con altri laureati: nell’impresa privata, con lo staff direzionale aziendale, con il Direttore Ambiente e Sicurezza, con Ingegneri, Chimici e diplomati; nell’impresa di consulenza, con laureati in Scienze Ambientali, Chimici, Biologi, Ingegneri, come equipe tecnica spesso affiancata da un legale.

Sbocchi occupazionali

- Aziende operanti in tutti i settori; - Università, Enti di ricerca, Agenzie di prevenzione, protezione e controllo (es: ARPA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ENEA, ecc.).


FUNZIONARIO TECNICO AMBIENTALE

Funzione in un contesto di lavoro

RUOLO Il ruolo del Funzionario tecnico ambientale è quello di occuparsi, presso enti pubblici, di politiche per lo sviluppo sostenibile, di consulenza nei sistemi di gestione ambientali e nei processi, della contabilità ambientale, dell'integrazione ambientale dei fondi strutturali; dell'esecuzione di istruttorie, controlli e vigilanza sui servizi di gestione dei rifiuti solidi urbani, dei monitoraggi ambientali. Svolge attività di controllo e autorizzazione di procedure ambientali; organizza, coordina e monitora progetti di sicurezza ambientale a supporto di uffici pubblici e privati che si occupano di sicurezza e tutela dell’ambiente terrestre e costiero. FUNZIONI La figura professionale del funzionario tecnico ambientale può sviluppare le seguenti attività: - svolgere istruttorie ed esprimere pareri sulle emissioni in atmosfera, nelle acque e nel suolo, sullo stato dell’ambiente marino-costiero; - eseguire sopralluoghi, dare informazioni al pubblico e stendere rapporti o relazioni ambientali in ambito territoriale; - fornire consulenza per la creazione di un S.I.T.; - eseguire Valutazioni Ambientali Strategiche (VAS); - esprimere pareri su Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA); - progettare e sviluppare sistemi di controllo e salvaguardia dell’ambiente costiero; - fornire assistenza tecnica per l'integrazione della componente ambientale e/o marino-costiera nei piani e processi decisionali degli Enti locali.

Competenze associate alla funzione

Per lo sviluppo delle funzioni descritte, al funzionario tecnico ambientale sono richieste le seguenti competenze ed abilità: - utilizza le migliori metodologie disponibili; - comprende ed elabora piani e programmi territoriali; - valuta gli aspetti ambientali del territorio; - valuta gli adempimenti normativi in campo ambientale dell'Ente Pubblico; - valuta gli impatti di attività e servizi. Inoltre, è in grado di lavorare in gruppo interdisciplinare e di relazionarsi ed interagire con altri. Nell'Ente Pubblico, opera in diretto contatto con la dirigenza e tecnici di diversa formazione quali: economisti, avvocati, ingegneri, comunicatori ambientali, dottori in scienze forestali, biologi, chimici, dottori in scienze politiche, architetti e geometri.

Sbocchi occupazionali

- Enti Locali, Agenzie di prevenzione, protezione e controllo (es: ARPA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ENEA, ecc.)


RICERCATORE AMBIENTALE

Funzione in un contesto di lavoro

RUOLO Il ruolo del ricercatore ambientale è quello di occuparsi in maniera innovativa degli aspetti inerenti tematiche di ricerca in vari campi, dalla chimica alla geologia, dalla biologia alla fisica, in una prospettiva ambientale, portando come valore aggiunto la visione interdisciplinare acquisita durante la formazione. Si occupa anche dello studio di nuovi processi analitici, di sintesi o di trasformazione di materie prime per es. per ricavarne prodotti utili in un contesto di salvaguardia dell’ambiente. L’attività di ricerca può essere svolta in ambito universitario, in centri di ricerca pubblici o in laboratori privati. L’acquisizione delle capacità utili a questo fine avviene di norma attraverso l’esperienza di una tesi sperimentale ed il dottorato di ricerca, fondamentale per lavorare in questo ambito a livello internazionale. FUNZIONI La figura professionale del ricercatore ambientale può svolgere le seguenti funzioni: - progettare processi innovativi per l’acquisizione di beni e servizi, anche in funzione dell’impatto sull’ambiente e dell’analisi del ciclo di vita; - analizzare con metodiche avanzate e uso di criteri innovativi matrici ambientali; - identificare miglioramenti o risoluzione di problemi ambientali partendo da progetti a scala di laboratorio, con presupposti estendibili a scala reale; - progettare e sperimentare azioni di monitoraggio ambientale, integrando le conoscenze nelle diverse discipline biotiche ed abiotiche. In ambiti sia pubblici che privati, il laureato magistrale può svolgere attività nelle sezioni di ricerca e di processo. In ambito universitario può accedere a tutti i livelli consentiti.

Competenze associate alla funzione

Per lo svolgimento delle funzioni descritte al ricercatore ambientale coinvolto in attività di ricerca e sviluppo sono richieste le seguenti competenze e abilità: - analizzare la letteratura scientifica in maniera critica, ricavandone gli aspetti degni di approfondimento; - scegliere le metodologie più adeguate e performanti per raggiungere i risultati attesi; - utilizzare ed integrare tutte le conoscenze acquisite in una prospettiva ambientale; - progettare e realizzare attività sperimentali innovative e sostenibili; - ottimizzare le attività svolte applicando metodi statistici, sia a livello di ricerca che di sviluppo; - valutare la migliore tecnica analitica o il migliore processo ed ottimizzarne l’applicazione. Oltre alle competenze sopra descritte, il ricercatore ambientale ha: - autonomia, iniziativa, capacità di integrazione ed intuizione; - rigore scientifico e conoscenza di aspetti socio-economici e giuridici; - propensione al lavoro di gruppo e buone doti di comunicazione; - propensione e curiosità per un continuo aggiornamento delle conoscenze conoscitive e tecniche; - elevata capacità organizzativa e gestione efficiente del tempo; - buone capacità di relazionarsi e interagire con esperti di ambiti disciplinari diversi, così come relazionarsi con persone di diversa provenienza culturale; - capacità di inserirsi in contesti internazionali.

Sbocchi occupazionali

- Aziende operanti in vari settori, anche a forte internazionalizzazione: energia; chimica industriale di base; etc; - Università, Enti di ricerca, Agenzie di prevenzione, protezione e controllo (es: ARPA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ENEA, ecc.); - Centri di ricerca industriale e applicata.



Proseguire gli studi

Da' accesso agli studi di terzo ciclo (Dottorato di ricerca e Scuola dispecializzazione) e master universitario di secondo livello.