Il Corso di laurea in DAMS fornisce una formazione di base nelle arti visive, musicali e dello spettacolo. Alla conclusione del percorso formativo gli studenti possiedono competenze storiche, critiche e analitiche che consentono loro di orientarsi nei campi disciplinari indicati, nonché di comprenderne e articolarne i linguaggi nei contesti di produzione e organizzazione della cultura. Sono altresì in grado di comunicare, in piena rispondenza ai contesti e agli interlocutori, in forma scritta e orale attraverso la lingua italiana e almeno una lingua dell’Unione Europea (almeno livello B1), e di utilizzare strumenti informatici di raccolta e condivisione delle informazioni.
Gli insegnamenti previsti nel piano didattico sono distribuiti nell’arco dei tre anni a coprire quattro macroaree di apprendimento: delle discipline letterarie e storiche (studio dei fondamenti e dei processi che regolano le discipline della tradizione umanistica, in specie letteratura e storia); delle discipline critico-filosofiche e pedagogiche (studio dei fondamenti e dei processi che regolano l’estetica, la semiotica, la psicologia e la pedagogia); delle discipline socio-antropologiche, politico-giuridiche e gestionali (studio dei fondamenti e dei processi che regolano la sociologia, l’antropologia, il diritto e la politica correlata alle arti, l’economia della cultura); delle discipline delle arti visive, performative e mediali (studio dei fondamenti e dei processi che regolano le discipline connesse alle arti visive, alla fotografia, al cinema, alla televisione, alla musica, al teatro e alla danza). Le conoscenze e competenze acquisite concorrono nel loro complesso alla formazione di una figura professionale articolata: quella dell’operatore artistico-culturale, attivo in enti, istituzioni, imprese impegnate nella produzione, circolazione, promozione e trasmissione dei prodotti e del patrimonio visivo, cinematografico, televisivo, musicale, teatrale, e più generalmente nella creazione di contenuti per le arti.
Il percorso formativo prevede, obbligatoriamente e fin dal primo anno, la scelta di alcuni insegnamenti umanistici di base e caratterizzanti (che insistono sulle macroaree di apprendimento letteraria e storica, critico-filosofica e pedagogica, e socio-antropologica). Ugualmente vincolata è la scelta, per tutta la durata del percorso formativo, fra insegnamenti specifici dei diversi àmbiti disciplinari (arti visive, fotografia, cinema, televisione, musica, teatro e danza: tra le attività caratterizzanti e affini), così da favorire una buona conoscenza storica e linguistica del sistema artistico-espressivo nel suo complesso. Il progetto didattico del Corso si fonda infatti sul riconoscimento dell’organicità del sistema delle forme artistiche di espressione visiva, performativa e mediale, rispetto alle quali l’approccio è plurale e integrato. La presenza di un numero consistente di attività degli àmbiti ‘Musica e spettacolo, tecniche della moda e delle produzioni artistiche’ e delle 'Discipline storico-artistiche' risponde al proposito di rinforzare e ampliare il più possibile il progetto formativo del Corso, che intende assicurare allo studente una competenza allargata e trasversale fra i vari àmbiti artistici; al tempo stesso, tale scelta consente allo studente una ragionevole autonomia di scelta e di caratterizzazione del proprio percorso formativo.
La comprensione dei processi di organizzazione della produzione culturale è sviluppata, soprattutto a partire dal secondo e terz’anno del percorso formativo, grazie a insegnamenti specifici di àmbito giuridico, politico e gestionale, e grazie all’integrazione di momenti di formazione pratica e laboratoriale, previsti sia come approfondimenti negli insegnamenti specifici del prim’anno, sia come insegnamenti e attività autonomi nei due anni successivi.